“Noi contestiamo all’Europa un passaggio semplice: abbiamo il diritto di utilizzare le tecnologie proprie del Paese. Crediamo nella neutralità tecnologica e nella libertà tecnologica. Non possiamo permetterci che il bilancio europeo venga fatto sulla pelle delle imprese”.
Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, oggi a Cagliari per l’assemblea dei soci della Sardegna Meridionale.
“La norma secondo cui si mette 100mila euro di tassa alle aziende che superano i 100 milioni di euro di fatturato, noi non la possiamo accettare – ha proseguito – in un momento di dazi e in cui l’Europa non si è ancora svegliata dalle sberle di Trump, significa non aver capito nulla. L’Europa deve prendere un libro bianco e mettere al centro le imprese, perché generano benessere. Ci scordiamo che quando questo Paese esporta 626 di beni esportati e vuole raggiungere i 700 miliardi, quei 100 miliardi di surplus diventano welfare. Non possiamo metterci lacci, perché la burocrazia in Europa sta diventando impossibile. Se vogliono che delocalizziamo e andiamo in altri continenti ce lo dicano, ci mettiamo poco. Ma noi vogliamo bene al nostro Paese”.








