La ceramica italiana “è diventata quella a minori emissioni nel mondo, ma resta un settore tra i più esposti ai rischi tra dazi, dumping asiatico e costo dell’energia”.
Ora serve “un ‘Whatever it Takes’ anche per l’industria europea, perché abbia un futuro”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, al Cersaie di Bologna.
“Grazie ai suoi investimenti in ricerca e innovazione la ceramica italiana è diventata quella a minori emissioni nel mondo, ma resta un settore tra i più esposti ai rischi tra dazi, dumping asiatico e costo dell’energia – ha spiegato Orsini –. Non si può più attendere: l’Europa deve decidere con urgenza se vuole mettere l’industria al centro e puntare alla competitività e non rischiare la deindustrializzazione”.
Quindi, secondo il presidente di Confindustria “serve un cambio di passo, un patto di responsabilità sociale tra tutti i partiti in Europa: come fu fatto a suo tempo da Draghi per salvare l’euro, oggi serve un ‘Whatever it Takes’ anche per l’industria europea, perché abbia un futuro”.