Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo quadro commerciale, ponendo fine a mesi di incertezza per imprese e consumatori su entrambe le sponde dell’Atlantico.
Quasi tutti i beni dell’Ue che entreranno negli Stati Uniti saranno soggetti a un dazio base del 15%, comprese le automobili (che attualmente avevano un’imposta del 27,5%), i semiconduttori e i prodotti farmaceutici.
La tariffa del 15% rappresenta un tetto massimo e non si somma ai dazi già esistenti.
Tuttavia, gli Stati Uniti annunceranno tra due settimane l’esito delle indagini commerciali condotte sulla base della sezione 232 del Trade Expansion Act, che permette al presidente Usa di contrastare le importazioni se minacciano la sicurezza nazionale, e decideranno separatamente i dazi su chip e farmaci.
Qualsiasi decisione successiva degli Usa su questi settori sarà “su un altro foglio di carta”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Stati Uniti e Ue non applicheranno reciprocamente dazi su tutti gli aeromobili e i loro componenti, su alcune sostanze chimiche, alcuni farmaci generici, sulle apparecchiature per semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime cruciali.
Altri prodotti saranno aggiunti alla lista. La situazione relativa agli alcolici è ancora da definire.
I dazi su acciaio e alluminio europei resteranno al 50%, ma von der Leyen ha affermato che in seguito verranno ridotti e sostituiti da un sistema di quote.
L’Ue si è impegnata a effettuare acquisti strategici per un valore di 750 miliardi di dollari tra petrolio, gas, energia nucleare, carburanti e chip durante il mandato di Trump.
In base all’accordo, l’Ue si è impegnata ad acquistare dagli Usa equipaggiamento militare e le aziende europee investiranno 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nel corso del secondo mandato di Trump.








