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Dopo l’Ucraina, arriveranno altre vittime | L’analisi di Anna Foa

Negli ultimi decenni – ricorda sulla Stampa Anna Foa – si è parlato molto di scontro di civiltà: da una parte, c’era l’Europa, con le sue radici “ebraico-cristiane”, ma anche con il Rinascimento, l’Illuminismo, il liberalismo e la democrazia. E dall’altra parte, come nemico mortale di questa Europa, c’era l’Islam, in particolare la sua la religione, da sempre nemica di quella cristiana come a Lepanto e ancor più come è vista oggi, coi migranti, il terrorismo fondamentalista e anche, come si arriva a dire da alcune parti, la sostituzione etnica.

Come da sempre radicalmente contraria a questa visione, avrei dovuto accogliere con favore il suo netto rovesciamento, determinatosi nelle ultime settimane, se non fosse che il rimedio ci appare davvero peggiore del male. Lo scontro di civiltà c’è sempre, e uno dei due contendenti è sempre la nostra vecchia Europa. Dall’altra parte, però, ci sono i due imperi russo e americano, cioè lo zar Putin e il monarca Trump, con i loro valori, opposti a quelli europei: contro l’Europa si esalta il valore della forza, quello della ricchezza sproporzionata, quello del rifiuto della cultura e della scienza.

La religione, che ne resta centrale, è quella apocalittica e intollerante degli evangelici americani. La difficile spinta verso la considerazione positiva dell’alterità si è trasformata in un suo netto rifiuto. Scompare quella divisione dei poteri su cui dall’Illuminismo in poi si fondava la nostra civiltà. Di democrazia neanche a parlarne, dal momento che è vista come l’origine di tutti i mali. Ancor meno si può parlare di minoranze, in ogni campo, da quello religioso a quello sessuale: la maggioranza, chi vince, prende tutto.

Questi sono i valori che pochi giorni fa il vicepresidente americano Vance contrapponeva a quelli europei, di cui prevedeva vicina la distruzione, prima attraverso la fine dell’Unione europea, poi, come preannuncia un altro sostenitore di Trump, Steve Bannon, con la conquista politica (e forse non solo politica) di ogni paese del Vecchio Continente. La prima e più significativa vittima di questo nuovo asse internazionale sarà l’Ucraina, prima aggredita, poi divenuta una pedina centrale dell’attacco di Putin e Trump all’Europa. Ma altre vittime verranno.

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