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Dopo l’annunciato incremento di luglio la Bce dovrebbe fermarsi e attendere | L’analisi di Innocenzo Cipolletta

L’inflazione da fermare è quella europea, o meglio, dell’Eurozona, non quella italiana. Perché la BCE regola i tassi di interesse per tutta questa area. Si sostiene che l’inflazione sia causata essenzialmente dai profitti delle aziende che hanno ripercosso l’aumento dei costi dell’energia senza ridurre i propri margini (o addirittura aumentandoli).

Vero, ma se questo è vero, allora l’azione per ricondurre le imprese a comportamenti più saggi è proprio quella di una restrizione monetaria che faccia scendere la domanda di beni e servizi e metta le imprese nella condizione di dover abbassare i prezzi per sostenere la domanda. Occorrerebbe anche un po’ più di concorrenza, proprio per favorire un processo di ridimensionamento dei margini di profitto. Resta da capire se l’inflazione scenderà rapidamente. Credo che ci metterà tempo e penso anche che la BCE, dopo gli annunciati aumenti dei tassi in luglio, debba prendere una pausa (senza annunciarla) e aspettare per vedere il calo dell’inflazione che, almeno per l’Italia, sarà marcato a partire dal prossimo mese di ottobre.

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