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Dopo la crisi da lockdown riparte anche il settore tech

Una premessa. Questo di seguito è un comunicato pubblicato da Immediapress che è un servizio di diffusione di comunicati stampa in testo originale redatto direttamente dall’ente che lo emette. Ovviamente sia noi di Riparte l’Italia che la stessa Immediapress non siamo responsabili per i contenuti dei comunicati trasmessi.

LA RIPARTENZA DEL SETTORE TECH
Analizzando i dati diffusi dall’agenzia Gfk, nella sola settimana tra il 25 e il 31 maggio il giro d’affari dei prodotti di tecnologia in Italia è stato di oltre 200 milioni di euro, con una crescita del 35,6  per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.  Tra i prodotti più acquistati dagli italiani in questo ritorno alla normalità ci sono TV, notebook, stampanti multifunzionale e, ovviamente, gli smartphone, ormai un bene irrinunciabile per la   maggior parte delle persone. Nella settimana analizzata gli acquisti di cellulari intelligenti sono cresciuti del 25 per cento rispetto   allo scorso anno, e si sta evidenziando anche un’altra tendenza importante.        

SMARTPHONE

Nuove tendenze per gli smartphone. I consumatori sono sempre più consapevoli e non si lanciano più   ad acquistare semplicemente l’ultimo modello commercializzato dal   grande e famoso brand, perché hanno imparato a ricercare il prodotto più adatto alle proprie esigenze, sfruttando anche le informazioni   offerte dai siti specializzati nel settore tech. Lo spiega bene Gaetano Abatemarco, CEO e founder di ChimeraRevo, punto  di riferimento della tecnologia in Italia, che in modo netto afferma che ”non esiste lo smartphone perfetto in assoluto, anche se costa   1000 euro, ma esiste lo smartphone perfetto per le proprie esigenze”.  Ora ”le persone sanno che quando comprano un telefono stanno facendo   un investimento e, soprattutto in questi tempi, sono tutti molto attenti a investire bene i propri risparmi”, sfruttando il supporto   offerto dai siti web di settore in questo processo.        

I CANALI DIGITALI
I canali digitali si rivelano sempre più utili anche per finalizzare il processo d’acquisto: è sempre la ricerca di Gfk a rivelare che   nella settimana in esame le vendite online sono cresciute dell’86 per   cento, mentre quelle nei negozi tradizionali sono aumentate ”solo” del 26 per cento, dato comunque incoraggiante considerando la   situazione contestuale italiana e le difficoltà per molti a tornare   alla vita normale dopo il lockdown, che d’altra parte ha reso ancora   più pratico e diffuso il ricorso all’e-commerce.        

BRAND E MODE
Un altro aspetto che influisce sui trend delle vendite è che ”il   processo di evoluzione della telefonia si è un po’ appiattito, con pochi effetti wow”, aggiunge Abatemarco: questo significa che ”adesso  anche un smartphone di fascia medio o bassa, con prezzo intorno ai   200/250 euro, riesce a garantire prestazioni soddisfacenti, ottima   autonomia e fotocamera accettabile, con un’affidabilità che permette   al prodotto di durare anche anni”, aggiunge.”E per la maggior parte   delle persone va bene così, quindi non si avverte l’esigenza di   cambiare o seguire la moda”, come invece succedeva fino a qualche   anno fa.        

DATI DELLE VENDITE

Ma non c’è troppo da gioire per il settore dell’elettronica da consumo  in Italia: guardando i dati più generali delle vendite, nel primo   semestre 2020 il comparto ha subito un calo complessivo del 2,5 per cento, solo parzialmente compensato dal grande recupero di maggio, mese in cui è partita la riapertura parziale delle aziende e dei canali di vendita offline e siamo andati verso un allentamento delle   misure di contenimento del Coronavirus. Bene ma non benissimo, insomma, e proprio gli smartphone subiscono i   colpi maggiori, anche a livello internazionale: stando alle analisi di  Counterpoint, nel primo trimestre del 2020 le vendite di smartphone in  Europa sono diminuite del 7 per cento su base annua, primo vero segno   meno della breve storia di questo prodotto.

IN ITALIA
Ancora più acuta la crisi in Italia, dove questo prodotto è crollato addirittura del 21 per cento rispetto al 2019, peggiore performance a livello continentale. Questa situazione ha generato un nuovo scossone sul podio dei brand   preferiti sul mercato: Samsung mantiene la leadership, ma la sua quota  scende dal 31 al 29 per cento; al secondo posto Apple scavalca Huawei   e cresce di un punto percentuale, mentre il colosso cinese perde addirittura 7 punti percentuali nel marketshare (ora al 16 per cento). Le attenzioni dei consumatori sono andate a brand e prodotti meno noti  ma egualmente efficaci, come Xiaomi e OPPO, a riprova di come il parametro più ricercato per un nuovo smartphone siano soprattutto   l’affidabilità e il rapporto tra qualità e prezzo.

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