“Molti chiedono se si debba cambiare il Pnrr per il caro energia e la guerra. Secondo me no, perché i motivi per cui l’Europa si è data questo piano non sono cambiati”. Da Venezia, in occasione della tappa lagunare del ciclo ‘Italiaincontra’, il ministro dell’Economia Daniele Franco, assieme ai colleghi Renato Brunetta e Maria Cristina Messa, ha mandato un messaggio netto a quanti, in questi giorni, chiedono una revisione degli obiettivi di Next Generation EU per il cambiamento dello scenario, dall’emergenza pandemia a quella bellica ed energetica. Il titolare del dicastero economico non chiude tuttavia le porte a “rivedere le valutazioni su alcune opere”, e specificando che dovranno essere trovate le risorse europee o nazionali, “ma l’importante – ha precisato alla platea veneziana – è che ogni intervento sia selettivo, che vada a trovare i problemi e risolverli”.
“Dobbiamo accelerare”
Nel corso del dibattito, ospitato nella nuovissima sede della Fondazione Human Safety Net di Generali alle Procuratie Vecchie, Franco ha ribadito gli obiettivi del Piano, “quello di uscire dalla recessione, affrontare la questione climatica per la manifattura, cambiare i prodotti, il modo di viaggiare e consumare, la rivoluzione tecnologica e l’inclusione. Quindi dobbiamo avere chiari questi obiettivi e semmai – ha ammonito – bisogna accelerare”. Ma per quanto riguarda il caro energia e delle materie prime “non credo – ha ribadito – sia il caso di rimettere in discussione tutto quanto, anzi, quanto sta accadendo dovrebbe indurci a procedere rapidamente”.
Crescita sostenibile
Il ministro ha ricordato che comunque il Pnrr “non è che cerchi la crescita purchessia: cerca di essere attento all’ambiente, alla transizione, dà risorse alla riqualificazione urbana, cerca di portare la sanità vicina ai cittadini, gli asili nido e le scuole materne”. Brunetta ha dal canto suo rilanciato, proponendo un “Next Generation Eu 2 per i capitoli riguardanti la difesa e l’energia. Se ne parlerà questa settimana in Consiglio europeo – ha anticipato – che si terrà alla presenza del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Questo è il percorso, si tratterà di far maturare questa idea”.
Il ministrio Messa ha infine ricordato la parte relativa all’istruzione del Pnrr, che “prevede l’aumento del numero di laureati di cui ha molto bisogno l’Italia, e quindi aiuti per pagare le spese agli studenti fuori sede. In questo, Venezia può avere un ruolo importante, soprattutto se c’è un programma per renderla città universitaria”, ha concluso.








