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Cresce la preoccupazione per il clima, ma si temono di più Intelligenza Artificiale e Inflazione | Il report di Bain&Company

In un contesto globale segnato da una crescente preoccupazione per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il rallentamento della crescita economica e l’aumento dell’inflazione, la sostenibilitĆ  sta gradualmente perdendo terreno tra le prioritĆ  dei Ceo.

Le conseguenze di questa tendenza potrebbero essere gravissime: un aumento della temperatura di 2°C potrebbe comportare una perdita di 6.000 miliardi di dollari nel valore dell’indice S&P 500, oltre a provocare danni ambientali e sociali di vasta portata, alcuni dei quali giĆ  irreversibili.

A metterlo in evidenza ĆØ la nuova ricerca di Bain&Company Visionary Ceo’s Guide to Sustainability 2024‘ che rivela anche come molte aziende fatichino a rispettare i propri impegni in ambito Esg.

Il 30% delle aziende che rende pubblici i propri Kpi, ĆØ in ritardo sugli obiettivi di riduzione delle emissioni ‘Scope 1-2’ e quasi la metĆ  lo ĆØ sugli obiettivi ‘Scope 3’.

Molte aziende, inoltre, stanno rivalutando e, in alcuni casi ridimensionando, i propri impegni ambientali.

“La transizione verso la sostenibilitĆ  sta seguendo un percorso prevedibile – afferma Roberto Prioreschi, Semea Regional Managing Partner di Bain&Company – Ciò che inizialmente sembrava un entusiasmo rivoluzionario, espresso attraverso dichiarazioni ambiziose e impegni pubblici, oggi sta evolvendo in un diffuso pragmatismo cauto.

In un contesto caratterizzato da continui e molteplici cambiamenti, dove il clima ĆØ solo una delle variabili in gioco, molte aziende stanno riconsiderando cosa sia effettivamente realizzabile e con quali tempistiche.

Tuttavia, rallentare sarebbe un grave errore.

La nostra ricerca dimostra che molte tecnologie sostenibili potrebbero raggiungere il loro punto di svolta prima del previsto.

Le aziende più lungimiranti sapranno mantenere la rotta e preservare le prioritĆ ”.

Il sondaggio condotto da Bain su circa 19mila persone in 10 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, rivela che per il 61% dei partecipanti ĆØ aumentata la preoccupazione per il cambiamento climatico negli ultimi due anni, spesso a causa di eventi meteorologici estremi.

In Europa, il cambiamento climatico ĆØ una preoccupazione importante, sebbene non la principale, superata da costo della vita e instabilitĆ  politica.

In risposta alle loro preoccupazioni, i consumatori europei stanno adottando sempre più abitudini sostenibili rispetto al 2023, come risparmio energetico e riduzione dell’uso dell’auto.

Circa l’80% degli europei ha fatto scelte sostenibili negli ultimi cinque anni e il 57% prevede di spendere di più per prodotti sostenibili in futuro.

La disponibilitĆ  dei prodotti ĆØ il principale incentivo agli acquisti sostenibili, mentre l’accessibilitĆ  dei prezzi resta la vera sfida.

L’Italia, in particolare, si distingue per una crescente sensibilitĆ  verso il cambiamento climatico: il 70% degli italiani, rispetto al 61% della media globale, ha visto aumentare le proprie preoccupazioni negli ultimi due anni.

”Il nostro Paese – prosegue Alessandro Cadei, Senior Partner e Responsabile Emea Energy&Utilities di Bain&Company – si distingue come uno dei più consapevoli e attivi nell’affrontare le sfide ambientali.

Non solo gli italiani sono tra i più informati e preoccupati per il cambiamento climatico, ma stanno anche adottando uno spettro sempre più ampio di abitudini e stili di vita sostenibili.

Il numero di cittadini che dichiara di aver scelto e integrato ulteriori pratiche sostenibili nel proprio quotidiano ĆØ aumentato rispetto all’anno scorso, dimostrando crescente consapevolezza e impegno verso la transizione ecologica, interiorizzata come fatto privato e non solo sociale.

L’Italia rivela un costante aumento del numero di consumatori impegnati nel ridurre il proprio impatto ambientale, adottando nuovi stili di acquisto, abbandonando logiche di linearitĆ , dal produttore al consumatore, e abbracciando pratiche diffuse di partecipazione e circolaritĆ , sia a livello ambientale che sociale.

Questo trend positivo posiziona il nostro Paese come un esempio da seguire in Europa e nel mondo”.

Non sono solo i consumatori in Italia a concentrarsi sulla sostenibilitĆ ; anche le aziende la considerano una prioritĆ .

Un sondaggio di Bain su 500 operatori industriali rivela infatti che la sostenibilitĆ  ĆØ ora tra i tre principali criteri di acquisto.

Inoltre, il 36% degli acquirenti ĆØ pronto a cambiare fornitore se non in grado di soddisfare le aspettative in materia di sostenibilitĆ .

Questo approccio è destinato a crescere e diffondersi nei prossimi anni, soprattutto nelle fasce più giovani e attive della popolazione.

Sebbene la sostenibilitĆ  sia un criterio di acquisto importante per consumatori e clienti, spesso manca una chiara comprensione di cosa renda un prodotto realmente sostenibile.

”L’intelligenza artificiale -conclude Prioreschi – potrebbe colmare questa lacuna, migliorando la comunicazione e rendendo le informazioni sui prodotti sostenibili più chiare ed efficaci.

Incoraggiamo le aziende a integrare l’intelligenza artificiale nelle loro iniziative di sostenibilitĆ  per stimolare l’innovazione ed esplorare opportunitĆ  ed ĆØ essenziale, sin dall’inizio, valutare attentamente l’impatto dell’AI sulle emissioni di carbonio.

Integrando la sostenibilitĆ  fin dalle prime fasi di pianificazione, le aziende possono guidare la transizione verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato”.

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