Dopo l’impatto del primo anno di pandemia, l’economia italiana ha subito un «forte rimbalzo»: nel 2021 siamo cresciuti del 6,5%. «Sapremo quanto solo quando saremo tornati allo stesso livello di Pil del 2019». A spiegarlo è l’economista Carlo Cottarelli. «Dovremmo arrivarci nel primo trimestre se non ci sono sorprese. Da lì in poi sapremo se qualcosa è cambiato. E se avremo effettivamente tassi di crescita dello 0,8% a trimestre come prevede il governo».
«Qualche effetto lo abbiamo visto. Nell’ultimo trimestre la crescita è scesa allo 0,6%. Meno di quanto potessimo aspettarci. Ma non mi preoccupo, vista la rapidità con cui sta scendendo il numero dei contagiati», prosegue Cottarelli in un’intervista a La Verità.
«Sull’aumento del prezzo dell’energia, Cottarelli spiega che «qui la cosa è seria. L’equivalente di una tassa pagata all’estero. Vanno su i prezzi di tutte le materie prime. I minerali ferrosi hanno avuto un calo recente. Il resto è aumentato tutto. Dal caffè al frumento. Può esserci un “effetto rallentamento”. Detto ciò, veniamo da momenti di forte crescita. Il rimbalzo è stato più forte del previsto».
Nel 2022 l’economia secondo la Nadef il Pil crescerà del 4,7%. «Secondo me faremo un po’ meno. Sarà fondamentale osservare la crescita trimestrale. Lo 0,2-0,3 cui eravamo abituati o lo 0,8-0,9. Obiettivi impegnativi perché le riforme impostate hanno tempi lunghi di realizzazione».
Per saperne di più:








