Oggi Unicredit «è solida, gode del più alto livello di patrimonializzazione della propria storia ed è adeguatamente attrezzata per affrontare le sfide che l’intero settore bancario è chiamato ad affrontare». Ad affermarlo è il presidente uscente di Unicredit, Cesare Bisoni, nel corso dell’assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare il bilancio 2020 e a rinnovare il cda.
«Grazie al lavoro dell’amministratore delegato Jean Pierre Mustier, che ha lasciato il gruppo dopo quasi cinque anni, e al contributo di tutti i colleghi di Unicredit, negli ultimi anni la banca ha compiuto una straordinaria inversione di tendenza» ed «è oggi in grado di servire al meglio i propri clienti e i territori in cui è presente, grazie anche ad una crescente sensibilità verso il tema della sostenibilità, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ottenuti».
Unicredit ha un grande potenziale, secondo Bisoni, rappresentato «dall’essere una delle poche vere banche paneuropee, in virtù di una presenza diversificata che la rende non solo più forte ma anche maggiormente in grado di offrire un tangibile valore aggiunto ai propri stakeholder. Nel complesso contesto economico in cui ci troviamo le esigenze della clientela stanno cambiando, con dirette conseguenze sul business bancario, chiamato a sua volta ad evolversi. Per Unicredit innovare significa reagire prontamente ai cambiamenti in corso, nella convinzione che questa sia la strada per la sostenibilità nel lungo termine e per una migliore interazione con i clienti».
Motivo per cui il presidente uscente esorta alla digitalizzazione, come importante passo per il futuro del gruppo. «La trasformazione digitale svolge un ruolo fondamentale: da un lato, ci consente di rispondere in modo tempestivo alla crescente richiesta di semplicità e rapidità dei nostri clienti e, dall’altro, ci permette di ottimizzare i processi aziendali».
Unicredit, ha concluso Bisoni, «si confermerà una solida “Banca paneuropea con radici territoriali” al servizio di famiglie e imprese in un percorso di sviluppo e crescita anche a livello internazionale. Questo è un tratto che da sempre caratterizza il gruppo e sarà preservato nello svolgimento dell’importante ruolo di motore del cambiamento».








