«A me piace molto il vostro Paese e spero possa avere un rimbalzo di maturità, uscendo però ringiovanito dalla crisi. In questo momento siamo attivi sui Btp, ne abbiamo un po’ più del solito. E aspettiamo con interesse nuove quotazioni in Piazza Affari. Nel 2020 abbiamo puntato su Ferrari ed è stata una buona idea». Lo afferma in un’intervista all’Economia del Corriere della Sera, Edouard Carmignac, fondatore e timoniere della casa di asset management francese controllata dalla famiglia.
«Ho stima di Mario Draghi, l’ho detto pubblicamente più volte nelle mie lettere agli investitori, e penso che dopo aver guidato bene la Bce possa fare un buon lavoro in Italia. Il suo governo ha fatto un piano per l’utilizzo dei fondi Ue che può essere decisivo, anche per l’Europa intera», sottolinea.
«Noi rimarremo indipendenti: questa società resta della famiglia e dei suoi manager. Credo che la cosa peggiore per un asset manager sia essere acquisito da altri. Continueremo a crescere in modo organico reclutando persone di qualità. Potremmo anche fare delle acquisizioni, ma, per ora, solo per essere presenti in nuove asset class, come il private equity», continua.
«Anche Carmignac è tornata dopo un periodo difficile: fino a settembre 2020 abbiamo affrontato diversi riscatti sui nostri fondi. Poi a partire dal quarto trimestre dell’anno scorso la raccolta è ripartita. Da gennaio ad oggi ammonta a 2,5 miliardi e il nostro patrimonio ne vale 40. Ho cercato di costruire un futuro per l’azienda dove mia figlia Maxime avrà un ruolo sempre più importante. E l’ho fatto cercando di allargare il numero di giovani talenti. I risultati degli ultimi 24 mesi testimoniano che la qualità delle performance si è alzata. Ed è per questo che gli investitori sono di nuovo interessati ai nostri prodotti», conclude








