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Il Cancelliere Merz alla sfida con Trump e Putin | L’analisi di Rocco Cangelosi

Stando alle più recenti proiezioni il nuovo Cancelliere tedesco Friedrich Merz, grazie al mancato raggiungimento della soglia del 5% di liberali e BSW avrebbe i numeri per dar vita a una “Groko” (Grosse Koalition) con la SPD che esce sonoramente sconfitta dal responso elettorale. La nuova configurazione del Bundestag semplifica il compito di Merz, che si sarebbe trovato nell’imbarazzo di scegliere un terzo partner tra verdi e liberali nel caso di una coalizione a tre. Merz si ripropone di varare rapidamente il governo con un programma che dovrà rappresentare una risposta convincente alla crisi economica e un solido argine all’avanzata della AFD che ha raddoppiato i suoi voti superando il 20%.

Va tuttavia considerato che l’avanzata dell’estrema destra trova un contrappeso nel risultato della Linke (sinistra radicale) che raggiunge un lusinghiero 9%. Merz ha già reso note alcune priorità. In particolare, è certo che insisterà sul superamento della “Schuldenbremse” (freno al debito) come misura necessaria per rilanciare gli investimenti e garantire lo sviluppo economico della Germania, restituendo al Paese un ruolo centrale nella politica europea. Emerge anche il forte impegno per politiche migratorie più restrittive, miranti a garantire un controllo maggiore sull’immigrazione.

Inoltre, Merz ha annunciato che i suoi primi viaggi ufficiali saranno a Parigi e Varsavia, con l’intento di valorizzare nuove sinergie attraverso il cosiddetto “gruppo di Weimar”, rendendolo una formazione trainante per il rilancio dell’integrazione europea. I temi al centro di questo rilancio includono non solo la cooperazione in materia di difesa e la sicurezza dell’Ucraina, ma anche i rapporti strategici con gli Stati Uniti, in relazione alle politiche tariffarie e energetiche che l’amministrazione Trump intende implementare.

La formazione del governo sotto la guida del nuovo Cancelliere rappresenta dunque un momento cruciale per la Germania e per l’Unione Europea. Sarà fondamentale per il futuro dell’integrazione europea che le forze politiche riescano a trovare un terreno comune e a lavorare insieme per affrontare le sfide attuali rese ineludibili dalle ruvide politiche trumpiane che stanno sconvolgendo i tradizionali rapporti transatlantici.

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