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Il decoro di Roma | L’intervento di Bruno Manzi, presidente AMA

Bruno Manzi, Presidente dell’AMA, ha partecipato all’evento “Insieme per il futuro di Roma e del Lazio” organizzato dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia il 28 maggio 2025 a Roma.

Il presidente Manzi ha portato il suo contributo come relatore al panel: “Il turismo: driver di crescita economica e culturale per un rilancio a livello nazionale e internazionale” moderato dal giornalista Mediaset Giuseppe Brindisi.

Ama dà il suo contributo alla città in modo particolare, la tematica del turismo tiene dentro il ruolo che la nostra azienda può e deve fare per migliorare l’accessibilità e la fruibilità di questa città, in modo particolare per quanto riguarda la parte del decoro, il nostro cruccio e la nostra attività quotidiana. Riteniamo che in questo anno si siano fatti grandi passi in avanti grazie alle scelte dell’amministrazione comunale, del nostro socio unico che ha deciso di investire e ci ha permesso di operare e di accettare queste sfide che sono state messe a disposizione della città in modo adeguato e all’altezza.

Il decoro è fondamentale perché determina la qualità della vita dei cittadini di Roma capitale, dopodiché permette di mettere la città all’altezza della sfida di avere un turismo che sia di qualità. Questa è stata la sfida a cui siamo stati chiamati, abbiamo migliorato la qualità del vivere in questa città grazie a affrontare la risoluzione del tema dei rifiuti, credo che i risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini”.

A Roma “siamo arrivati al 50 per cento della raccolta differenziata nonostante la crescita dei rifiuti generale. Se non ci fosse stato l’aumento dei rifiuti determinato dal Giubileo la quota di differenziata in percentuale sul totale sarebbe stata anche più alta”.

“Oggi a Roma abbiamo molti mezzi in giro per la pulizia, abbiamo decuplicato la presenza sul territorio – ha aggiunto –, siamo tornati a lavare e a cambiare i cassonetti, siamo tornati a fare lo spazzamento. Abbiamo messo i cestoni, i Cestò, siamo passati da 6 mila a 18 mila. Oggi diventa complicato buttare a terra i rifiuti a Roma, perché c’è dove buttarli”.

“Il dialogo tra pubblico e privato è centrale nel senso che entrambe le gambe permettono di avere un’economia adeguata e credo che la sinergia, la collaborazione, la competizione tra pubblico e privato siano centrali per la crescita”.

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