Nell’ultimo bollettino economico pubblicato dalla Bce si legge che l’economia dell’area dell’euro ha proseguito la sua ripresa vigorosa, sebbene a un ritmo in certa misura più moderato.
Ci si attende che il prodotto superi il livello su cui si collocava prima della pandemia entro la fine dell’anno. La stretta della pandemia sull’economia si ĆØ allentata visibilmente, a fronte dell’elevato numero di persone attualmente vaccinate. Questa evoluzione sostiene la spesa per consumi, in particolare nei settori del tempo libero, della ristorazione, dei viaggi e dei trasporti.
Nei prossimi mesi, però, i rincari dei beni energetici potrebbero ridurre il potere di acquisto. La ripresa della domanda interna e mondiale sta inoltre sostenendo la produzione e gli investimenti delle imprese. Al netto di ciò, la scarsitĆ di materiali, attrezzature e manodopera sta frenando il settore manifatturiero. Si sono allungati considerevolmente i tempi di consegna e sono aumentati i costi di trasporto e i prezzi dell’energia.
Tali vincoli incombono sulle prospettive per i prossimi trimestri. Le condizioni del mercato del lavoro continuano a migliorare. La disoccupazione ĆØ diminuita e il numero dei beneficiari delle misure di integrazione salariale ĆØ sceso significativamente dal picco dello scorso anno. Ciò sorregge la prospettiva di un incremento dei redditi e della spesa. Tuttavia, sia il numero di persone incluse nelle forze di lavoro, sia le ore lavorate nell’economia restano inferiori ai livelli pre-pandemia.
L’inflazione nell’area dell’euro ĆØ salita al 3,4 per cento a settembre e dovrebbe aumentare ulteriormente nell’anno in corso. L’attuale fase di rialzo durerĆ più a lungo di quanto inizialmente atteso, ma si prevede che nel corso del prossimo anno l’inflazione si riduca. Questo incremento riflette in ampia misura la combinazione di tre fattori.
La crescita e la dinamica dell’inflazione a medio termine continuano a dipendere da condizioni di finanziamento favorevoli per tutti i settori economici. I tassi di interesse di mercato sono aumentati. Nondimeno, le condizioni di finanziamento nell’economia restano favorevoli, anche perchĆ© i tassi sul credito bancario alle imprese e alle famiglie si mantengono su livelli storicamente bassi.
La crescita e la dinamica dell’inflazione a medio termine continuano a dipendere da condizioni di finanziamento favorevoli per tutti i settori economici. I tassi di interesse di mercato sono aumentati. Nondimeno, le condizioni di finanziamento nell’economia restano favorevoli, anche perchĆ© i tassi sul credito bancario alle imprese e alle famiglie si mantengono su livelli storicamente bassi.








