«Viviamo un vero paradosso: il tasso di disoccupazione giovanile, ad esempio a Catania, è triplo rispetto a quello dei paesi europei, eppure siamo la prima città manifatturiera dell’Isola, produciamo il 23% del Pil regionale». A dirlo è il Presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco in merito al dato Istat dal quale emerge come 365mila giovani abbiano lasciato la Sicilia negli ultimi sette anni.
«L’esodo di giovani siciliani fotografato dall’Istat è drammatico. A Catania questo fenomeno fa il paio con un tasso di abbandono scolastico del 25 %, tra i più alti d’Italia. Si tratta di due facce della stessa medaglia», afferma all’AdnKronos. «Nei prossimi mesi» aggiunge «si materializzeranno grandi investimenti che potranno attirare cervelli di ritorno. Invertire la rotta, quindi, è difficile ma possibile: cosa manca?» si domanda Biriaco.
«Serve visione strategica da parte della politica. Dobbiamo creare un ambiente che attragga investimenti tanto delle grandi quanto delle piccole imprese». Infine, secondo il Presidente di Confindustria Catania «occorrono infrastrutture, burocrazia snella, qualità e competenza dell’amministrazione pubblica».








