Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

I dati della BCE: I tassi saliranno a ritmo costante, l’economia è in ripresa | Il documento

Bollettino-BCE-1_2023

Il Consiglio direttivo della Bce continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine. È quanto si legge nel Bollettino economico della Banca centrale, sottolineando come alla luce delle spinte inflazionistiche di fondo, il Consiglio direttivo intende innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di politica monetaria, a marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria.

Il mantenimento dei tassi di interesse su livelli restrittivi ponendo un freno alla domanda farà diminuire nel corso del tempo l’inflazione e metterà inoltre al riparo dal rischio di un duraturo spostamento verso l’alto delle aspettative di inflazione.

In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento saranno dipendenti dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione.

Secondo la Bce, inoltre, le strozzature dal lato dell’offerta si stanno gradualmente attenuando, le forniture di gas sono divenute più stabili, le imprese stanno ancora smaltendo i numerosi ordini inevasi e il clima di fiducia migliora. Il prodotto nel settore dei servizi mostra inoltre una buona tenuta, sostenuto dal perdurare dell’effetto delle riaperture e dal rafforzamento della domanda di attività ricreative. Anche l’aumento dei salari e la recente moderazione dei rincari dell’energia dovrebbero riuscire ad attenuare la perdita del potere di acquisto che in molti hanno avvertito per effetto dell’elevata inflazione. Tale dinamica sosterrà a sua volta i consumi.

Nel complesso, l’economia ha dimostrato maggiore capacità di tenuta rispetto alle attese e dovrebbe registrare una ripresa nei prossimi trimestri. La Bce osserva che gli interventi pubblici volti a proteggere l’economia dall’impatto degli elevati prezzi energetici dovrebbero essere temporanei, mirati e modulati al fine di preservare gli incentivi a un minore consumo di energia.

In particolare, con l’attenuarsi della crisi energetica è importante iniziare ora a revocare tali interventi tempestivamente in linea con il calo dei prezzi dell’energia e in maniera concordata. Qualsiasi misura che disattenda questi criteri verosimilmente sospingerà al rialzo le pressioni inflazionistiche di medio termine, rendendo necessaria una risposta di politica monetaria più risoluta. Inoltre, in linea con il quadro di governance economica dell’UE, le politiche di bilancio dovrebbero essere orientate a rendere l’economia più produttiva e a ridurre gradualmente l’elevato livello del debito pubblico.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.