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Barbara Cimmino, vicepresidente per l’Export e l’attrazione degli investimenti di Confindustria: “L’internazionalizzazione è la chiave per la competitività del Paese”

In un contesto globale segnato da forti tensioni geopolitiche e dalla transizione verde e digitale, l’internazionalizzazione resta una leva decisiva per la crescita del sistema produttivo italiano.

A dirlo la vicepresidente per l’Export e l’attrazione degli investimenti di Confindustria, Barbara Cimmino, intervenendo alla presentazione del Rapporto OICE 2025 sulle attività all’estero delle società italiane di ingegneria, architettura e consulenza.

Negli ultimi undici anni – spiega – la componente internazionale delle imprese italiane di ingegneria e architettura è cresciuta del 152%, con il 70% delle aziende attive all’estero rappresentato da PMI. L’Italia è oggi terza al mondo per numero di società internazionalizzate nel settore e ai vertici in Africa e Medio Oriente. È la prova che il nostro Paese non esporta solo beni e servizi, ma anche competenze, cultura tecnica e visione.

“Il successo delle imprese italiane all’estero – sottolinea Barbara Cimmino è il frutto di una diplomazia economica efficace e della sinergia tra pubblico e privato, come dimostrano le recenti missioni imprenditoriali in India, Messico, Vietnam e Corea.

Le aree prioritarie di OICE per il triennio 2025-2027, dal Golfo al Medio Oriente, dal Sud America al Sud-Est asiatico, fino ai Balcani e all’Africa, sono i mercati dove la domanda di infrastrutture, energia e servizi ambientali crescerà di più e dove l’Italia può esprimere al meglio la propria cultura tecnica e capacità di costruire partenariati di lungo periodo.”

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