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Arrivano più verde e più piste ciclabili nelle città | L’analisi dell’Istat

Ambiente-urbano_Anno-2023

Crescono le aree di forestazione urbana per la mitigazione dell’effetto isola di calore (+6,7% sul 2022); in lieve aumento anche le aree verdi accessibili (+0,4% all’anno dal 2011), mentre continua a crescere l’estensione delle piste ciclabili (+27,4% in 5 anni).

Sono alcuni dei dati del report ISTAT Ambiente Urbano, con i risultati dell’indagine Dati ambientali nelle città, riferiti ai 109 Comuni capoluogo di provincia o città metropolitana per l’anno 2023.

In particolare – si legge nel report – le aree verdi aperte alla fruizione diretta dei cittadini raggiungono 18,9 m² per abitante (quasi il 60% del verde urbano).

Le aree verdi più diffuse nei capoluoghi sono i parchi urbani (15,2%), con una superficie di 88,9 milioni di m².

Quanto alle aree di forestazione urbana, nel 2023 salgono a 62 i capoluoghi che hanno completato o hanno in corso interventi di forestazione urbana (erano 31 nel 2011), per una superficie complessiva di oltre 16 milioni di m² (+6,7% rispetto al 2022), pari a 43,1 m² per ettaro di superficie dei capoluoghi.

Nell’insieme dei Comuni capoluogo, l’estensione complessiva delle piste ciclabili raggiunge nel 2023 i 5.758,9 km (+6,4% rispetto all’anno precedente).

La densità media è di 29,7 km per 100 km² di superficie territoriale (45,4 nei capoluoghi metropolitani) e più di due capoluoghi su tre hanno almeno 10 km di piste ciclabili.

Migliora, intanto, la qualità dell’aria nelle città, ma nella maggior parte dei capoluoghi le concentrazioni di ozono e polveri sottili restano ancora a livelli nocivi per la salute.

Nel 2023 gli interim target dell’OMS (20 µg/m³ per il Pm10 e 10 µg/m³ per il Pm2,5) – si legge nel report – sono stati superati in 70 capoluoghi su 96 con stazioni di monitoraggio attive per il Pm10 e in 81 su 90 per il Pm2,5.

Nelle città che superano le soglie OMS risiedono più di 15 milioni di persone (oltre l’85% della popolazione dei Comuni capoluogo).

La domanda di trasporto pubblico locale torna ai livelli pre-pandemici e prosegue il rinnovamento delle flotte, ma più del 40% degli autobus in esercizio circola da oltre 10 anni (è del 55,3% la quota di autobus Euro 6 o a emissioni zero nei servizi di Tpl dei Comuni capoluogo) – spiega ISTAT.

In ripresa il car sharing, in calo l’offerta degli altri servizi di mobilità condivisa.

Forte l’incremento dei punti di ricarica per veicoli elettrici (+34,5% sul 2022) e prosegue il boom del fotovoltaico (+17,5% di potenza installata).

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