“Lo sviluppo delle rinnovabili innanzitutto riguarda il tema delle aree idonee. Purtroppo i provvedimenti che sono seguiti dal primo decreto ‘Aree idonee‘ hanno creato una situazione che impatta in maniera molto significativa” e “queste norme rischiano di creare dei meccanismi che diventano talmente stringenti nelle singole regioni che noi rischiamo di avere territori che non saranno idonei per nessun tipo di insediamento produttivo”.
Lo ha detto Giuseppe Argirò, vice presidente di Elettricità Futura, in audizione davanti alla commissione Ambiente del Senato sul decreto legge recante “misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili”.
“Dal decreto – ha chiarito – registriamo una forte riduzione della ‘buffer zones’, che costituisce un ulteriore vincolo importante. Abbiamo il problema dell’ampliamento delle categorie delle aree tutelate relative alle fasce di rispetto, e non c’è un meccanismo transitorio per cui tutti i processi autorizzativi già avviati, che ne garantiscano la salvaguardia”.








