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Anna Maria Bernini, Ministro Università: “Il target non cambia: 60 mila alloggi per studenti” | Lo scenario

L’aumento del numero di alloggi per studenti meritevoli con minori possibilità economiche è l’iniziativa su cui maggiormente siamo concentrati, in virtù della sua complessità ma anche e soprattutto per i suoi notevoli risvolti etici e sociali.

Il mio impegno è massimo e continuerà ad esserlo, nonostante i vincoli oggettivamente complicatissimi, che il PNRR ci ha imposto già prima che assumessi la guida del MUR.

Un obiettivo certo non semplice da raggiungere se si pensa che in 20 anni il nostro Paese ha finanziato e realizzato appena 40 mila posti letto, tuttavia, “ribadisco che l’intento è mantenere intatto il target finale dei 60.000 alloggi.”

Lo ha detto il ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini rispondendo, in commissione Cultura a Montecitorio, a una interrogazione sugli alloggi universitari e il raggiungimento del target PNRR.

“Non abbiamo alcuna intenzione di gettare la spugna. Non siamo disposti – ha continuato – a rinunciare all’obiettivo di mettere a disposizione più posti letto ed a canone più basso rispetto al mercato. Difenderò fino alla fine i fondi per gli studentati e il mio intento è spendere tutte le risorse che il PNRR e il Governo hanno messo a disposizione per questo traguardo.”

Bernini ha poi annunciato che “in meno di un anno dalla pubblicazione dell’avviso sono oltre 20 mila i nuovi i posti letto ammessi o ammissibili a finanziamento, a fronte di oltre 220 domande pervenute. E stiamo liberando il bando da alcuni vincoli così che il numero dei posti letto aumenti, facendo diventare doppie le stanze singole.”

La titolare del MUR ha specificato inoltre, che “i risultati finora prodotti dal bando housing evidenziano che questo strumento finanzia posti letto con una velocità 5 volte superiore rispetto a quanto prodotto dalle procedure tradizionali, cioè la legge 338/2000.

Inoltre, il costo medio del singolo posto alloggio finanziato tramite il bando PNRR ammonta a poco meno di 20.000 euro; con la 338/2000 a circa 80.000 euro.

Anche per questo sono allo studio varie proposte per incentivare i futuri gestori negli investimenti, anche in considerazione delle peculiarità di molti dei nostri centri storici.”

“È la prima volta nella storia di questo Paese – ha sottolineato ancora Bernini – che un Governo è impegnato a questo livello nell’ampliamento delle opportunità di alloggio degli studenti universitari, in particolare degli studenti meritevoli che dispongono di minori possibilità economiche.

In soli due anni, sono state aumentate le risorse stanziate, siamo a 1,2 miliardi e sono state semplificate le procedure burocratiche per coloro che dovranno gestire le future residenze.

Inoltre, sono stati messi a disposizione immobili pubblici in disuso o sequestrati alla mafia e molto altro.

Un lavoro di squadra che ci consente di guardare al futuro con una rinnovata speranza, ma anche favorire – ha concluso – una società più giusta e competitiva, in cui talento e impegno possano davvero fare la differenza.”

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