Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Ennio Amodio (avvocato): «La riforma della giustizia? Un placebo»

Sulla Stampa, Paolo Colonnello intervista Ennio Amodio, giurista insigne e celebre avvocato, per il quale la riforma della giustizia Cartabia approvata ieri in Consiglio dei ministri è un’occasione mancata.

Professore è più un vaccino o più un placebo?

«Io sarei dell’idea che sia più vicina a un placebo che a un vaccino, anche perché la vaccinazione in procedura penale comporterebbe l’eliminazione di arbitri e violazioni di legge. E non mi sembra che questo governo sia incanalato sulla strada del garantismo tanto che elimina una proposta della commissione Lattanzi, nel senso di escludere l’appellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte del Pm. Questa sarebbe stata certamente una svolta di grande rilievo. Mentre ciò che ora apprendiamo dal testo del Consiglio ministri è un orientamento che cerca di aggiustare i processi, renderli più veloci e intervenendo su punti marginali con la prospettiva che è quella di essere più aderenti a livello europeo».

Alla fine il compromesso si è trovato sui reati contro la pubblica amministrazione: non più di tre anni in appello e 18 mesi al massimo in Cassazione. Giusto così o si crea una diversità di trattamento?

«Questa proposta si capisce che è orientata a far si che si realizzi ciò che i 5Stelle hanno sempre voluto, cioè che ogni processo sfoci in una condanna. Crea però una discriminazione tra imputati e quindi viola il principio di uguaglianza. Non si capisce perché debba avere un trattamento deteriore chi è colpito dall’accusa di corruzione. Non si può trasformare il processo in una macchina infernale che stritola gli innocenti e produce condanne anche là dove non ci sono responsabilità»

L’Italia è il primo paese per numero di condanne sulla ragionevole durata del processo: abbiamo svoltato?

«Certamente non si può ritenere che ci sia stata una vera e propria svolta, sono stati fatti piccoli passi in avanti perché per la prima volta nel nostro sistema si è creata una normativa sulla durata ragionevole del processo».

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.