“Non so che anno ci troveremo davanti, ma so che anno ci lasciamo alle spalle. Un anno difficilissimo per tutti, anche per il trasporto pubblico. C’e’ stata una narrazione in questo anno sul trasporto pubblico, una narrazione che ha generato dispiacere, ma che forse era anche inevitabile. In questa narrazione il trasporto pubblico è stato visto come un veicolo automatico di contagio, portatore di situazioni promiscue, nonostante avessimo viaggiato sempre”. E’ quanto ha dichiarato l’amministratore delegato di Cotral spa, Amalia Colaceci, intervenendo alla cerimonia di consegna dei nuovi 8 bus Cotral che si è svolta a Rieti.
“Abbiamo viaggiato trasportando persone che durante quel periodo hanno garantito ai cittadini i servizi pubblici essenziali, servendo tutti noi, persone che non hanno alcuna alternativa a quella del trasporto pubblico – ha proseguito la Colaceci – di fronte a quella narrazione, con le altre società di trasporto in Italia ci siamo domandati come sarà il trasporto pubblico dopo il Covid, perché per forza di cose il trasporto pubblico cambierà, come cambiò il trasporto aereo dopo l’attentato alle Torri Gemelle del 2001.
E’ necessario guardare avanti, scommettere sul futuro, puntare sul dinamismo e sull’organizzazione, investendo su tecnologia e nuovi mezzi. In Italia c’è la percentuale più bassa d’Europa di persone che prendono il trasporto pubblico, il 15%, non andremo da nessuna parte se non cambieremo decisamente paradigma e credere nel trasporto pubblico, perché siamo consapevoli che dovunque ci porti l’anno che verrà il trasporto pubblico servirà sempre”.








