“Armani resterà comunque sempre italiana, è il simbolo del Made in Italy ed è tale nel mondo proprio perché una produzione creativa, innovativa, estetica, produttiva italiana non potrebbe essere altrimenti.”
Così il ministro Adolfo Urso a margine dell’edizione 2025 della “Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey” di Deloitte.
“Peraltro ci conforta il fatto che anche quei brand italiani che sono stati negli anni passati acquisiti dalla finanza o dalle imprese di altri paesi abbiano per necessità o per orgoglio continuato a produrre nel nostro paese che è il luogo della produzione del bello e del lusso mondiale – continua – Anzi, persino brand di altri paesi, francesi o inglesi per esempio, hanno deciso di produrre i loro brand nati in Francia, in Gran Bretagna o altrove in Italia utilizzando la filiera produttiva italiana che è l’unica che possa certificare un lavoro di grande qualità. Questa è la forza del nostro sistema paese e qualunque sia la proprietà o la nazionalità futura di Armani o di altri brand non potrà che continuare a produrre ed essere etichettato come italiano in Italia.”