Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto a Taranto ad un convegno sull’economia del mare e sulla nautica indetto da Confindustria nazionale, ha detto «il ministro Fitto continua a ripetere che loro non sono obbligati a distribuire il Fondo di sviluppo e coesione. Questo formalmente è una cosa vera ma non è mai accaduto nella storia più recente che il governo non abbia distribuito alle Regioni del Sud, che ne hanno diritto nella parte dell’80 per cento, il Fondo di coesione».
«Sono convinto» dice Emiliano «che si tratti di qualche equivoco che andrebbe risolto dicendo le cose come stanno. Se c’è un problema generale del Paese, penso che la Puglia se ne farà carico. Non pretendiamo che il governo non utilizzi tutti i mezzi che ha per superare le difficoltà, però diciamocelo. Anche perché, aggiunge Emiliano, riferendosi al presidente di Confindustria Puglia «io non so più cosa dire al presidente Fontana. Dopo che l’ex ministro Carfagna ha ripartito i 4,5 mld per la Puglia, ci avevi detto» puntualizza Emiliano in riferimento a precedenti colloqui col presidente degli industriali di Puglia «che eri stato autorizzato ad acquisire tutte le domande di finanziamento. E anche fare questo, è costato dei soldi alle imprese».
«Se io poi dico no, scusate, abbiamo scherzato, lasciamo perdere, a parte la ricaduta economica perduta c’è tutto il tempo che abbiamo perso e noi non possiamo permettercelo. È una cosa di concretezza assoluta, non c’è alcuna polemica da parte mia. Non possiamo buttare a mare tutta una categoria di imprese che sta combattendo». Per Emiliano, sull’Fsc «la Puglia non è in discussione. Sì» prosegue «c’è qualche impresa, qualche associazione, che ha tardato inserire sul portale del Governo la rendicontazione del Fsc, ma voglio anche dire che il governo ha mutato il portale. Ce ne era uno che non andava bene. E quindi hanno preteso che le imprese reimpostassero la rendicontazione sul nuovo portale».








