Siemens vuole prolungare e trasformare l’esperienza del tele-lavoro, adottata durante l’emergenza coronavirus, come un nuovo modello lavorativo che prevede lo smart-working permanente per 2-3 giorni la settimana per 140 mila collaboratori in 43 paesi del mondo.
Lo ha reso noto oggi l’azienda tedesca in una nota.
“Una nuova normalità” per 125 centri di produzione e che coinvolgerà oltre la metà dei dipendenti totali dell’azienda (240 mila in totale)”, si legge nel comunicato.
Il nuovo piano è stato messo a punto dalla dirigenza e ora la parola passerà ai rappresentanti dei lavoratori e al Consiglio di fabbrica che dovranno esprimersi a riguardo.
“Abbiamo visto come può essere produttivo ed efficiente lo smart-working. Alcuni pregiudizi sono scomparsi nel nulla” ha detto Jochen Wallisch, un dirigente della direzione del personale di Siemens. Il management sostiene questo cambiamento radicale nel modello di lavoro, sottolinea il vice amministratore delegato di Siemens Roland Busch, concepito come “uno sviluppo ulteriore della nostra cultura aziendale. A questo si lega anche uno stile di gestione più orientato ai risultati che alla presenza in ufficio”. “Il Covid 19 ci dà l’occasione di ridare forma e ripensare il lavoro” ha scritto ancora Roland Busch dal proprio account twitter.








