Nel biennio 2021-2022, il Superbonus e il bonus facciate hanno determinato un notevole incremento degli investimenti rispetto al trend storico del comparto residenziale. Secondo le stime della Svimez, esposte in una audizione in Commissione bilancio alla Camera, si può calcolare che circa l’80% degli investimenti è aggiuntivo rispetto a quanto sarebbe avvenuto in loro assenza.
L’aumento degli investimenti nel settore dell’edilizia residenziale, sia nel numero che nel valore, ha avuto una ricaduta positiva sul Pil. Tenendo conto del solo “effetto aggiuntivo”, la valutazione della Svimez è che «il Superbonus e il bonus facciate, hanno contribuito alla crescita del Pil nazionale per 1,9 punti percentuali nel biennio 2021-20228. Nelle regioni del Mezzogiorno il sostegno offerto sale a 2,4 punti; nel Centro-Nord è risultato pari a 1,8 punti».
Questo risultato dipende, in misura prevalente, dal differente peso che ha il settore delle costruzioni nelle due aree, quasi il 32 per cento nel Sud, circa il 18 per cento nel resto del Paese. In base a queste valutazioni, il contributo offerto dal Superbonus alla crescita complessiva del Pil nelle due macro-aree nell’intero biennio è pari a circa il 17 per cento nel Centro-Nord, e nel 27 per cento nel Sud.








