Quel vento che per decenni ha trascinato verso la città di Taranto le polveri dei parchi minerali dell’ex Ilva, imbrattando i palazzi e minacciando la salute dei cittadini, oggi potrà essere sfruttato per produrre energia pulita.
Ecco Beleolico, il primo parco eolico marino del Mediterraneo
E’ l’obiettivo ambizioso di Beleolico, il primo parco eolico marino dell’Italia e del Mediterraneo realizzato da Renexia (società del gruppo Toto), inaugurato a Taranto. L’impianto comprende dieci pale (otto delle quali già installate) per una capacità complessiva di 30 MW e assicurerà una produzione annua di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno di 60mila persone. In termini ambientali questo vuol dire che, nell’arco dei 25 anni della concessione del parco, consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di anidride carbonica. L’investimento complessivo è di 82 milioni di euro.
Prima della cerimonia di inaugurazione, un gruppo di attivisti di Legambiente ha esposto uno striscione con la scritta “Scusate il ritardo” per evidenziare come ci siano voluti 13 anni per sbloccare il progetto e 14 in tutto per realizzare l’opera, i cui lavori sono iniziati a settembre del 2021.
Il plauso del ministro Di Maio
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha inviato un messaggio plaudendo all’iniziativa e rimarcandone l’importanza rispetto all’impegno che l’Italia sta profondendo per ridurre la dipendenza dagli idrocarburi e in particolare da quelli provenienti dalla Russia.
“Il processo di transizione ecologica – ha osservato Di Maio – rappresenta l’unica via in grado di garantire sostenibilità, resilienza e adattabilità del settore energetico, una dinamica che appare ancora più evidente a causa del conflitto in Ucraina”.
Sono stati diffusi anche i videomessaggi del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che ha messo in risalto “le grandi opportunità di sviluppo che l’eolico marino può offrire al Paese”, e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, secondo il quale “la trasformazione verso la sostenibilità passa anche attraverso la produzione di energia pulita. Naturalmente occorre un bilanciamento dei diversi interessi, tra tutela del paesaggio e tutela degli ecosistemi e dell’ambiente”.
Toto: Taranto punto di riferimento dell’eolico offshore
Secondo Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, “Taranto potrebbe diventare un punto di riferimento per un settore in forte crescita come quello dell’eolico offshore. Una tecnologia che rappresenta una concreta alternativa alle centrali climalteranti, per la produzione di energia pulita, contribuendo così alla riduzione delle emissioni in atmosfera di Co2 nel rispetto delle direttive europee”.
A margine della cerimonia, l’Autorità Portuale e Renexia hanno firmato un accordo per la cessione di una parte dell’energia prodotta da Beleolico, almeno il 10% per un quantitativo comunque non inferiore a 220 MWh annui, per consentire la totale elettrificazione del porto di Taranto.
Franco Bernabé: Taranto sarà polo dell’idrogeno
In collegamento video Franco Bernabè, presidente del consiglio di amministrazione di Acciaierie d’Italia, ha sottolineato che “questo è un buon giorno per Taranto, è un giorno che indica che siamo sulla strada giusta per ricostituire a Taranto un polo di eccellenza non solo nella siderurgia ma soprattutto nella transizione energetica”. Bernabè ha ribadito la volontà di fare di Taranto “un polo dell’idrogeno” e ha annunciato che Acciaierie ha “tantissime altre iniziative che si stanno sviluppando per l’utilizzo di materiali innovativi per la produzione di gas di sintesi che servirà per la decarbonizzazione dello stabilimento”.








