Pietro Labriola è un ‘uomo Tim‘. Pugliese, 54 anni, dopo la laurea in Business Administration all’Università di Bari si trasferisce a Milano e inizia la sua carriera nelle tlc. Inizia da France Telecom Italia (oggi Orange), passa in Cable & Wireless Italia, poi a Infostrada (con una parentesi in Boston Consulting) e nel 2001 entra nel gruppo Telecom come Responsabile Marketing del Fisso.
Nel 2006 è anche amministratore delegato di Matrix, pioniere di Internet e della pubblicità digitale in Italia e ceduta a Libero (gruppo Wind) nel 2012. Nel 2007 è nominato responsabile di Domestic Fixed Services e nel 2009 è nominato Direttore della Business Unit per il segmento aziende per i servizi di telefonia fissa, mobile e ICT lanciando Impresa Semplice.
Nel 2013 assume la Responsabilità di coordinare il progetto di Scorporo della Rete, quello messo allo studio dall’allora ad Franco Bernabè poi lasciato in sospeso; forse per questo ora si muove bene nel disegnare gli scenari che si aprono per Tim e riuscirà a trovare la soluzione che mette d’accordo azionisti e mercato.
In raccordo con le competenti funzioni aziendali era sempre lui che aveva analizzato gli scenari di mercato e dei business model sottostanti, fatto le valutazioni economico-finanziarie, legali e regolatorie, nonché le analisi dei modelli di servizio, degli aspetti di perimetro e delle correlate azioni di reengineering dei processi e dei sistemi aziendali, funzionali a garantire la separazione societaria della rete di accesso e nel 2014 diviene Responsabile Business Transformation & Quality.
Nel 2015 (Vivendi è già diventata azionista ma non ha per ora posti in cda) viene mandato Oltreoceano, assume l’incarico di Chief Operating Officer di Tim Brasil (mentre in Italia l’ad è Marco Patuano), ruolo ricoperto sino ad ottobre 2018. A settembre il nuovo ad Amos Genish, voluto da Vivendi, riorganizza la controllata latinoamericana nominando un nuovo ceo Sami Foguel e LABRIOLA rientra in Italia.
A febbraio 2019 è di nuovo in Brasile, rientra in cda, prendendo il posto di Giovanni Ferigo (diventato ad di Inwit) e con Luigi Gubitosi alla guida della capogruppo viene scelto per sostituire Foguel. Il resto è cronaca.
