Andare avanti progettando il futuro, mettendosi in condizione di cavalcare il cambiamento. Velocità, flessibilità e agilità sono gli elementi centrali da tenere in considerazione «per affrontare l’avvenire». Lo afferma Alessandro Vanoni, brand & communications leader EY in Italia.
«Oggi» spiega in un’intervistaall’Adnkronos/Labitalia, «essere customer centric vuol dire essere scelti da chi ha interesse rispetto a quello che proponiamo, uscendo dalle cosiddette metriche di vanità, che specie nel b2b non hanno mai funzionato. Strumenti come la marketing automation ci portano verso attività sempre più customizzate e tailor made: meglio mandare comunicazioni a micro-target iper interessati ad un tema piuttosto che cadere nel cosiddetto “effetto marmellata”, rimanendo invisibili o, nel peggiore dei casi, venendo considerati spam».
«La ricetta» sottolinea Vanoni «semplice e sofisticata al tempo stesso, è far arrivare il messaggio giusto alla persona giusta e nel momento giusto, partendo sempre da un livello di qualità altissimo e sapendo nutrire la relazione, mettendo tutte le leve comunicative a fattor comune in modo corale. Più che dal canale ci facciamo guidare dal contenuto. Mentre molte aziende nel tempo si sono sforzate di assumere un’identità da media company, per noi mettere i contenuti al centro della strategia è un passaggio piuttosto naturale, ma vogliamo e possiamo ancora crescere molto».
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