Non mi sembra un grosso problema, dopo tutto quello che abbiamo passato. Chi si vaccina ora, sa già quando avrà il secondo appuntamento e in base a questo regolerà la villeggiatura». A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera è Sergio Abrignani, immunologo del Policlinico universitario di Milano e componente del Cts, in merito alle vaccinazioni anti-Covid in vacanza. «Dal punto di vista logistico non sarebbe facile organizzare un sistema per somministrare la seconda dose di 3 vaccini diversi in tanti luoghi» aggiunge.
Interpellato poi su un articolo annunciato dalla rivista Nature, non ancora pubblicato, in cui ricercatori dell’università di Birmingham osserverebbero che la somministrazione della seconda dose con Pfizer-Biontech può essere distanziata di 10 settimane dalla prima, Abrignani risponde: «secondo me adesso in Italia non ci sono i presupposti per applicare questo calendario. Andiamo verso una fase di vaccinazioni a vele spiegate, dunque non c’è nessun motivo per fare scorta di dosi posticipando il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna oltre i tempi già decisi, 6 settimane».
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