“Vaccini così innovativi sono molto complicati da produrre. Richiedono centinaia di componenti, molte delle quali a loro volta coperte da brevetti. Moderna, per esempio, lo scorso ottobre ha annunciato che durante l’emergenza della pandemia avrebbe rinunciato a qualunque azione legale nei confronti di chi avesse violato il suo brevetto. Ma senza ricetta, è impossibile imitare un vaccino così”. Guido Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), in un’intervista a Repubblica è scettico riguardo la sospensione dei brevetti per la produzione di vaccini anti Covid.
”È poco probabile – precisa – che questi tipi di vaccini diventino pericolosi, anche se non impossibile. Con uno standard di qualità non ottimale risulterebbero però meno efficaci, e torneremmo ad avere Paesi immunizzati con prodotti di serie A e altri con prodotti di serie B”.
”Laddove la pandemia è fuori controllo – prosegue Rasi – il vaccino di serie B è meglio di nulla e i benefici potrebbero continuare a superare i rischi. Ma il rischio non è peregrino. Già l’Ema si era ritrovata a discutere con i produttori perché nelle fiale destinate al commercio aveva trovato meno principio attivo, cioè meno Rna efficace, rispetto alle dosi usate per le sperimentazioni. Il problema è poi stato risolto. Ma se si è posto in un’Europa che ha regole rigidissime sul controllo dei farmaci, cosa può accadere dove questo non avviene? Succede di continuo che l’Ema rifiuti l’approvazione di farmaci provenienti da altri Paesi che non rispettano gli standard”.
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