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Enrico Giovannini (ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili): «Pnrr storico e innovativo. Rispetterà l’ambiente e ridurrà disuguaglianze tra Nord e Sud»

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, è intervenuto per esprimere la propria soddisfazione sia per la struttura complessiva del Pnrr, sia per il ruolo centrale che il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha assunto nel programma di riforma, con la gestione di una parte molto consistente degli investimenti previsti. 

«Si tratta di un piano di proporzioni storiche per il nostro Paese, ma anche fortemente innovativo dal punto di vista qualitativo, che mette il benessere delle persone, la competitività delle imprese e il rispetto dell’ambiente al centro di un nuovo modo di concepire le infrastrutture e i sistemi di mobilità, nel segno della riduzione delle disuguaglianze tra Nord e Sud e della sostenibilità».

Giovannini e il suo ministero ha contribuito in maniera decisiva nella scelta dei progetti da 60 mld, strategici per il futuro del Paese. «Gli oltre 60 miliardi di investimenti che il Mims dovrà realizzare rappresentano una sfida e un’opportunità senza precedenti che cambierà il funzionamento del nostro Paese. L’alta velocità nel Mezzogiorno, il potenziamento e la trasformazione in senso ecologico dei trasporti pubblici regionali e locali, la mobilità sostenibile urbana ed extraurbana, il miglioramento della qualità delle abitazioni e la riqualificazione delle città, l’ammodernamento dei porti e delle flotte sono parte di una visione sistemica del futuro dell’Italia in linea con gli indirizzi europei, con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu e del Green Deal. Agli investimenti si affiancano poi riforme per l’accelerazione dei tempi di esecuzione delle infrastrutture e per migliorare l’efficienza del nostro sistema economico, condizioni queste indispensabili per rilanciare il Paese e renderlo più resiliente a futuri shock»

«Grazie all’adozione del decreto-legge relativo al fondo complementare sarà possibile cominciare ad impiegare le risorse nazionali già nei prossimi mesi, stimolando così la ripresa economica e occupazionale, che nei settori delle costruzioni e dei trasporti è già in atto, come mostrano gli ultimi dati Istat. Peraltro, questi interventi si affiancheranno a quelli derivanti dal commissariamento delle opere bloccate da anni deciso due settimane fa e dall’assegnazione agli enti territoriali dei fondi per la manutenzione delle strade provinciali e il potenziamento del trasporto pubblico locale, a conferma dell’impegno del Governo in questi primi due mesi di lavoro per la ripartenza dell’Italia», conclude il ministro. 

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