Subito gli stati generali sul Sud: una consultazione pubblica con il premier Draghi e il ministro dell’Economia Franco. Così la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna su La Stampa annuncia la due giorni, il 23 e il 24, sul Mezzogiorno.
«Abbiamo un’occasione irripetibile per affrontare il divario che separa il Mezzogiorno dal Centro-Nord – afferma – bisogna accelerare con i progetti e la loro realizzazione. Per questo nasce la Consultazione pubblica sul futuro del Sud, una due giorni che aprirà il presidente Draghi e chiuderà il ministro dell’Economia Franco».
«Il senso del dibattito deve essere più progettualità e meno conflittualità e rivendicazionismo, chiederò a tutti progetti, idee, priorità», spiega.
Ci saranno «Bankitalia, Istat, Ragioneria generale dello Stato e Agenzia per la coesione territoriale; sono invitati tutti i governatori del Sud, i sindaci delle grandi città, amministratori di piccoli Comuni. Il lavoro si svolgerà in otto tavoli tematici».
Alla domanda se ci sia nell’uso scarso o errato dei fondi europei anche un problema di classe dirigente, la ministra rileva che «il problema è che la Pubblica amministrazione è stata impoverita negli anni scorsi dal blocco del turnover, per questo col ministro Brunetta abbiamo avviato un percorso per assumere 2.800 professionalità. Il bando di concorso sarà pronto a fine marzo, l’obiettivo è concludere la pratica in 3-4 mesi».
Sul reddito di cittadinanza, Carfagna annuncia poi l’apertura di un dossier con i ministri competenti, «sapendo – dice – che siamo tutti d’accordo sull’obiettivo: dare un sostegno a chi ne ha bisogno». E a proposito del decreto Sostegni, osserva che sulle cartelle esattoriali «si è raggiunta un’intesa che tiene insieme efficienza ed equità. Nessuno potrà parlare di condono mascherato o aiuto ai furbetti. Abbiamo scelto un approccio pragmatico».








