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Adriano Giannola (Presidente Svimez): «Se non si destinano al Sud le risorse adeguate, il Pnrr non porterà a crescita equa e stabile»

«Al Sud si concentrano i ritardi più rilevanti in termini di offerta di servizi pubblici essenziali e allo stesso tempo rilevanti opportunità in termini di contributo alla transizione del Paese verso un’economia più sostenibile. Se non si destinano al Sud risorse adeguate a superare questi ritardi e ad attivare tali potenzialità, il Piano non raggiungerà il suo obiettivo di ricostruire un processo di crescita più equo e più stabile». Lo sottolinea Adriano Giannola, Presidente Svimez, nel corso dell’audizione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nelle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato.

Il Pnrr, spiega Giannola, «dovrebbe meglio esplicitare come l’obiettivo traversale della coesione territoriale venga perseguito all’interno di ciascuna missione, declinando fabbisogni, target e risultati attesi territoriali». È su questi aspetti, quindi, che «dovrà concentrarsi l’azione del nuovo esecutivo. Da una simile impostazione di metodo – senza la necessità di imporre ex-ante vincoli territoriali di destinazione di pura natura contabile – segue una concentrazione delle risorse complessive del Piano al Sud per una quota superiore al suo peso in termini di popolazione (34%)».

Inoltre «andrà valutato, nella definizione e attuazione dei progetti, il ruolo attivo alle imprese strategiche nazionali che possono, in coerenza con gli obiettivi generali di sviluppo inclusivo e sostenibile, rivestire il ruolo fondamentale di attivatori di nuovi mercati locali supportando il processo di infrastrutturazione materiale e immateriale», conclude.

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