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L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori presenta le sue proposte in Parlamento, riguardo il Pnrr: «Necessario cambio di paradigma sulla digitalizzazione»

L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori alla Camera dei Deputati ha prodotto un documento riguardo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Le reti e l’innovazione hanno dimostrato di essere vitali nel contesto dell’emergenza pandemica: un’economia industriale avanzata non può pensare di non avere un sistema industriale ad alto tasso di innovazione».

«L’opportunità del Recovery Fund rappresenta non solo un cospicuo investimento ma ad una generale riorganizzazione del sistema dell’innovazione in Italia», prosegue il Rapporto indicando i punti principali promossi dall’Angi: razionalizzazione delle politiche per l’innovazione; costituzione di un ministero con portafoglio per l’Innovazione e la Trasformazione Digitale; costituzione di una commissione parlamentare per l’Innovazione.

«La debolezza delle politiche per la digitalizzazione, evidenziata dal basso gradino in cui si trova l’Italia nell’indice Desi, che misura l’attuazione dell’Agenda Digitale, va superata con un cambio di paradigma. Va riformata della normativa in materia di sostegno all’impresa innovativa, facendo sì che lo Stato, come nei contesti statunitense e israeliano, sia il primo capitalista di ventura. La crisi Covid-19 sta mettendo in evidenza la necessità di profondi interventi sul sistema scolastico, formativo e di ricerca nazionale. D’altra parte, il miglioramento del sistema di istruzione e ricerca in termini di maggiore efficacia, inclusività e competitività internazionale rappresenta un pilastro fondamentale per contrastare alcuni gap strutturali che posizionavano l’Italia come fanalino di coda nei ranking internazionali già prima della crisi e che rischiano di essere fortemente accentuati dalla recessione».

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