L’anti berlusconismo, lo sappiamo, ricorda Claudio Cerasa sul Foglio, ha ricevuto schiaffi sonori quando Silvio Berlusconi era in vita. Ma gli schiaffi che i nemici giurati del berlusconismo stanno ricevendo negli ultimi anni, da quando Silvio Berlusconi è passato a miglior vita, sono quasi più spettacolari di quelli ricevuti quando il Cav. era ancora qui tra noi.
Il 17 ottobre, come avete saputo, la Cassazione ha definitivamente escluso qualsiasi legame tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cosa nostra, smontando decenni di sospetti e narrazioni costruite attorno al “Cav. mafioso”. Contestualmente, il governo di centrodestra sta portando avanti una riforma che Berlusconi ha sempre sognato, la separazione delle carriere, ma che nessun suo governo è mai riuscito a realizzare.
Nello stesso contesto, il centrodestra italiano, con i suoi pregi e i suoi difetti, continua a essere un’anomalia felice per tutto il resto d’Europa. E se in nessuna nazione esiste una coalizione che riesce a tenere insieme sfumature di destre che in nessun altro Parlamento europeo riescono a stare insieme (destre in fondo, nonostante i sorrisi tra Meloni e Orbán, in maggioranza poco orbaniane), la ragione è che nessun paese europeo ha avuto un Berlusconi in grado di far coesistere partiti teoricamente inconciliabili tra loro, divisi da molto ma accomunati da tre obiettivi: battere le sinistre, rispettare l’europeismo, onorare l’atlantismo.
Lo zampino del Cav., poi, è anche lì, nella presenza di un sistema politico che, con mille problemi, continua a essere dominato da un bipolarismo di fatto, da una personalizzazione della politica che ha ormai contagiato anche la sinistra, il cui leader oggi, Elly Schlein, non ha argomenti solidi per opporsi a quello che sembra essere un altro scenario di orgoglio berlusconiano: una legge elettorale che, salvo sorprese, formalizzerà quella che era diventata una prassi della grammatica del maggioritarismo modello Berlusconi, ovvero l’indicazione del candidato premier sulla scheda.
È un trionfo del berlusconismo, postumo, tutto questo.








