La nuova strategia della Commissione europea per il ricambio generazionale in agricoltura manca di risposte concrete.
Ad affermarlo è la Coldiretti, che ritiene che la comunicazione sia costruita ancora una volta su visioni che rischiano solo di danneggiare ulteriormente l’agricoltura giovanile.
“Come si può parlare ai giovani, – sottolinea Coldiretti, – quando la Von der Leyen sta tagliando oltre il 20% della Pac 2028-2034, non è credibile e non è accettabile.
Dietro l’attenzione posta su strumenti come l’innovazione, i pacchetti per l’avvio d’impresa e le raccomandazioni per gli Stati membri per il ricambio generazionale, si intravede un piano di rilancio dei giovani in agricoltura nei fatti impraticabile se mancheranno le risorse necessarie.”
La mancanza di risorse certe da destinare al pacchetto per il ricambio generazionale all’interno della proposta di regolamento sui futuri Piani strategici nazionali e regionali e del nuovo Quadro finanziario pluriennale, unita alla scelta inadeguata della Commissione di anticipare tali proposte e regolamenti rispetto alla comunicazione sulla strategia per il ricambio generazionale, rischiano di limitare proprio quel ricambio e quella crescita che l’Europa dice di voler promuovere per i giovani.
“In assenza di risorse vincolate e adeguate, le ambizioni restano sulla carta – dichiara il delegato nazionale dei Giovani Coldiretti, Enrico Parisi – Non si può parlare di ricambio generazionale se i giovani continuano a scontrarsi con barriere quali accesso alla terra, al credito e alla formazione, e con misure di sostegno che non sono ancora una priorità di bilancio.
Il futuro dell’agricoltura europea – prosegue Parisi – si gioca sulla capacità di accompagnare i giovani ad investire, innovare ed essere competitivi.
Per farlo, è necessaria una visione chiara ed una volontà politica concreta che trasformi gli annunci in azioni.”








