A settembre 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,33% dal 3,38% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023.
Lo riporta il rapporto mensile Abi di ottobre.
Sul fronte dei mutui per l’acquisto della casa, il tasso medio è al 3,25%, in calo rispetto al 3,28% di agosto. A livello complessivo, il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 3,92%, stabile rispetto ad agosto.
L’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,8% rispetto a un anno prima, in accelerazione rispetto al +1,6% del mese precedente. “Per le famiglie è il nono mese consecutivo in cui si registra un incremento e per le imprese è il terzo mese consecutivo in cui crescono i finanziamenti”, sottolinea il rapporto.
I crediti deteriorati sono diminuiti ad agosto a 29,3 miliardi di euro dai 30,2 miliardi di marzo 2025 e sono rimasti sostanzialmente stabili nei primi nove giorni di ottobre 2025.
Nello specifico, il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,02%, inferiore di un punto base rispetto a settembre 2025 (2,03%). Il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,00% (-0,01 rispetto a settembre 2025). Il tasso IRS a 10 anni è stato in media del 2,70% (+0,01), mentre il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,55% (-0,01).
A settembre 2025, la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è aumentata del 2,8% annuo, proseguendo la dinamica positiva dell’anno precedente (+2,7% ad agosto).
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, ha registrato un incremento di 116,9 miliardi tra agosto 2024 e agosto 2025 (19,7 miliardi famiglie, 19 miliardi imprese, il resto agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni e pubblica amministrazione).
I depositi nelle varie forme sono cresciuti del 2,8% su base annua (+2,7% il mese precedente), mentre la raccolta a medio e lungo termine tramite obbligazioni è aumentata del 2,8% rispetto a un anno prima (+2,1% nel mese precedente).








