Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Un campo ristretto | L’analisi di Francesco Verderami

Francesco Verderami sul Corriere della Sera commenta il voto in Calabria parlando di “risultato ancor più netto di quello delle Marche. Il divario dall’avversario Pasquale Tridico e dalle forze di centrosinistra che lo sostenevano è così ampio da rendere inevitabile per il campo largo parlare di disfatta. Se si vuole limitare la valutazione del voto a livello territoriale, si può dire che la scelta di Tridico di impostare la campagna elettorale su progetti assistenziali (dal reddito di cittadinanza alle assunzioni pubbliche, fino all’eliminazione del bollo auto) non ha pagato.

Insomma – sottolinea l’editorialista – l’analisi del risultato calabrese si sarebbe potuto limitare a una valutazione del lavoro del governatore uscente, che è stato apprezzato dai cittadini nonostante Occhiuto sia al centro di un’inchiesta giudiziaria. Ma il centrosinistra aveva caricato di valore politico questa mini tornata delle Regionali, e presentandosi per la prima volta compatto l’aveva indicata come l’inizio della remuntada.

È vero, a breve si apriranno le urne in Toscana, Campania e Puglia, dov’è attesa la vittoria del campo largo. Però, a meno di un clamoroso ribaltone in Veneto, alla fine la sfida dovrebbe chiudersi in parità. Solo che il pareggio darebbe l’idea di un quadro politico nazionale immutato, confermando il primato del centrodestra e di Giorgia Meloni, tre anni dopo il suo avvento a palazzo Chigi. Verrebbe offerta così l’immagine di un’opposizione che non riesce a scalfire la forza degli avversari.

Come se non bastasse, finora i due test hanno fatto constatare che il campo largo nelle urne si restringe. Questo approccio aritmetico alla politica manifesta il baco a cui i leader del centrosinistra devono porre rimedio. Per battere Meloni può bastare, per esempio, che a Pd, M5S e Avs si aggiunga una componente di centro? E dire che sono molti i fronti sui quali l’esecutivo mostra una certa debolezza d’impostazione: perché se è capace di tenere i conti in ordine non riesce ad alleviare la perdita di potere d’acquisto dei cittadini.

E allora forse – conclude – prima di ragionare su come si diventa maggioranza, il centrosinistra dovrebbe interrogarsi su come si fa opposizione”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.