“La farmaceutica deve essere la priorità numero uno dell’Europa in questo negoziato, per il suo valore strategico, di competitività e di innovazione” o l’Europa rischia di perdere uno dei suoi pilastri industriali “anche perché non ha messo in campo una strategia di attrazione e investimenti alternativa”.
Così il presidente di Farmindustria e a capo di Sanofi in Italia, Marcello Cattani, in un’intervista oggi su La Repubblica.
“Aprire un nuovo stabilimento richiede 5-6 anni. Ciò che spinge le aziende verso gli Stati Uniti in realtà sono il mercato, la certezza delle regole e la competitività. I dazi sono un acceleratore”, sottolinea Cattani.
Una tariffa al 15% “per noi italiani si tradurrebbe in 2-2,5 miliardi di tasse extra, che pagherebbero soprattutto i consumatori Usa, ma destabilizzerebbe comunque la filiera. È chiaro che il 15 è meglio del 30, come il 5 è meglio del 15”.
La soglia massima accettabile? “Non voglio parlare di soglie. Sarà un negoziato duro fino all’ultimo secondo”.








