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Il 97,9% delle Pmi utilizza i servizi online della PA | L’indagine di Fondazione Nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce e Centro Studi Tagliacarne

Le percentuali di utilizzo dei servizi online della pubblica amministrazione sono alte: il 97,9% delle imprese utilizza i servizi online della pubblica amministrazione mentre solo il 2,1% non ne fa ricorso.

È quanto emerge dalla ricerca promossa dalla Fondazione Nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce (ente che riunisce chi è stato insignito della massima onorificenza al merito della Repubblica italiana), che ha proposto e dato impulso a un’indagine del Centro studi Guglielmo Tagliacarne volta ad analizzare l’impatto della trasformazione digitale nei processi aziendali, dai benefici alle criticità, fino ai fabbisogni ancora inespressi.

L’iniziativa, organizzata con l’adesione e la partecipazione attiva del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, di Rete Urbana delle Rappresentanze e di Unioncamere, nasce con l’obiettivo di fare il punto sugli effetti concreti che una digitalizzazione efficace e inclusiva può generare in termini di competitività per le imprese, in particolare le PMI, e di efficientamento della pubblica amministrazione.

La ricerca è stata presentata nel corso del convegno “Digitalizzazione, Cybersicurezza, Competitività – la digitalizzazione che serve” nella sede di Acn.

Dall’indagine emerge che le percentuali di utilizzo dei servizi online della pubblica amministrazione nel Mezzogiorno non presentano sostanziali differenze rispetto al Centro-Nord: il 99,0% delle imprese del Mezzogiorno utilizza i servizi online della pubblica amministrazione, contro il 97,6% delle imprese del Centro-Nord.

Chi non utilizza i servizi online lo fa principalmente perché preferisce l’interazione fisica: il 17,6% delle imprese preferisce recarsi allo sportello, mentre il 5,9% delle imprese non li trova utili, né risulta essere molto informato e né li trova facili da utilizzare.

Secondo quanto emerge, la maggior parte delle imprese è soddisfatta dei servizi online della pubblica amministrazione: il 93,9% delle imprese risulta essere soddisfatta dei servizi online, mentre solo il 6,1% si dichiara insoddisfatto.

I livelli di soddisfazione sono più alti nel Mezzogiorno e nelle medie imprese: il 95,5% delle imprese del Mezzogiorno risulta essere soddisfatta dei servizi online, contro il 93,4% delle imprese del Centro-Nord. Inoltre, la quota di medie imprese che è soddisfatta dell’utilizzo dei servizi online è pari al 95,0%, mentre per le imprese di minori dimensioni scende al 92,9%.

Per il 64,9% delle imprese, la possibilità di accedere ai servizi online in qualsiasi luogo e momento è il principale vantaggio, seguito dalla maggiore rapidità nelle procedure amministrative (63,3%).

Il 44,3% delle imprese ha inoltre riscontrato una maggiore facilitazione nell’accesso ai servizi, mentre il 23,5% una maggiore semplificazione delle procedure.

La difficoltà nell’assistenza tecnica, l’impersonalità dei processi e il rischio di malfunzionamenti dei servizi risultano essere i maggiori svantaggi: per il 39,8% delle imprese la difficoltà di assistenza tecnica è considerata il principale svantaggio, mentre l’impersonalità e il rischio di malfunzionamento dei servizi online sono stati riscontrati rispettivamente dal 36,6% e dal 35,5% delle imprese.

Un altro svantaggio osservato riguarda invece la rigidità delle procedure online, riportato dal 32,3% delle imprese.

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