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Le aziende inquinanti sono quelle a maggior rischio di default | L’analisi di Banca d’Italia

N.-62-MISP

Le aziende più inquinanti sono sempre di più a maggior rischio di fallimento, una probabilità cresciuta dopo gli accordi di Parigi del 2015 che rappresentano un punto di svolta per il settore.

È quanto emerge da uno studio della Banca d’Italia che sottolinea come “la maggiore volatilità degli attivi viene identificato come il principale canale attraverso cui il rischio di transizione incide sul rischio di credito per le imprese ad alte emissione”.

Dopo gli accordi che hanno portato a regole più severe, secondo gli esperti dell’istituto centrale, “le aziende con maggiori emissioni hanno aumentato le probabilità di default rispetto ad altre con lo stesso rating creditizio”, rendendo così più importanti le misure per la transizione adottate dalle stesse imprese.

Secondo l’analisi, un fattore importante è dato anche dalle normative locali con differenze fra Europa e Usa, ad esempio, dove incidono le regole più stringenti nell’Unione.

Lo studio conclude come al momento non sia possibile dare una “precisa quantificazione” della magnitudo degli effetti sul credito, calcolo che forse sarà possibile nei prossimi anni.

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