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Antonio Filosa, AD di Stellantis: “Dal nuovo Piano il futuro per l’industria auto in Italia”

“A Torino (a Mirafiori nello specifico) è dove sono nato da un punto di vista professionale e da dove è partita la mia carriera. Sono uno di voi. La mia storia personale e professionale è totalmente legata a Fiat, Fca, Stellantis da oltre 26 anni. Conosco cosa vuol dire sentirsi legato all’azienda, sentirsela propria, vivere con partecipazione tutte le vicende dell’azienda, i dispiaceri e i successi”.

Lo ha detto l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, che oggi, prima della Town Hall globale, ha incontrato un gruppo di circa 300 operai dei vari stabilimenti del complesso di Mirafiori.

“Qui è dove l’azienda affonda le proprie radici in modo profondo: quell’azienda che poi è diventata una grande multinazionale e che mi ha permesso, grazie alla sua presenza nel mondo, di viaggiare e capire l’enorme valore delle differenze culturali – ha aggiunto FilosaMirafiori è un complesso che rappresenta Automobile a 360 gradi (cambi, ingegneria, carrozzeria, circular economy, presse) e quello che fate viene esportato in tutto il mondo. Dovete esserne orgogliosi”.

“Ci tengo a dirvi che so quello che fate, gli sforzi che fate, i problemi che affrontate e la passione che ci mettete, perché ho vissuto la realtà della fabbrica per più di metà della mia carriera. So che non è facile per voi e per le vostre famiglie vivere in questo periodo di grande cambiamento e sfida per la nostra industria, qui in Italia e in tutto il mondo. Ma nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, gli investimenti a Torino e in Italia negli ultimi anni sono stati concreti, e sono investimenti a lungo termine, che ci proiettano nel futuro”.

Filosa ha poi sottolineato: “Sono convinto che insieme ce la faremo, perché Mirafiori ha sempre mostrato capacità di adattamento e continua a dimostrarlo: come sapete, il mercato delle macchine elettriche cresce lentamente, principalmente a causa di fattori esterni che sono per lo più fuori dal nostro controllo e soprattutto a causa di decisioni prese lontano dalle realtà del mercato”.

“La 500 doveva essere solo elettrica, ma con la flessibilità e la velocità che vi contraddistingue, abbiamo deciso di farla anche ibrida, e già a novembre inizierà la produzione. I lavori di adeguamento della linea di montaggio, necessari per poter iniziare la produzione della 500 ibrida, proseguono a pieno ritmo. Proprio in queste ore, ad esempio, la linea è ferma in quanto stiamo installando il robot per il refill di carburante – ha detto ancora l’AD – Il team è completamente focalizzato nel rispettare la tabella di marcia, in quanto tutti noi sappiamo quanto questa nuova motorizzazione sia fondamentale per Mirafiori. Grazie alla versione ibrida, contiamo infatti di poter quadruplicare i volumi. Nelle ultime settimane, abbiamo cercato di dare dei segnali concreti”.

“L’azienda – ha ricordato – ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per affrontare il tema dei salari, con senso di responsabilità e con il recente rinnovo del Contratto Nazionale. Mirafiori, insieme agli altri stabilimenti, rappresenta il saper fare dell’auto italiano nel mondo ed è inserita in un piano industriale dedicato all’Italia. Questo piano prevede, tra l’altro, un elemento fondamentale su Mirafiori, la nuova generazione di 500 dal 2030”.

“Sono convinto che questo piano, disegnato da Jean Philippe Imparato, è solido e assicurerà un futuro industriale a Mirafiori e all’Italia. La mia responsabilità sarà ora, insieme a Jean Philippe, quella di fare di tutto perché il business sostenga tutte le attività produttive di Mirafiori, le nuove così come quelle già esistenti. Questi investimenti dimostrano un forte legame con il territorio, ma c’è anche altro. Siamo legati alle nostre tradizioni”.

“Due esempi su tutti: la riqualificazione della storica Palazzina uffici dal 2027, un simbolo per tutti noi, il trofeo Agnelli, storico esempio di aggregazione e spirito competitivo, che è stato appena rilanciato, e il bellissimo concerto di ieri sera in Piazza Vittorio, che Fiat ha sostenuto in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono della città” – ha concluso.

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