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PIL: l’economia rallenta per un’elevata incertezza, pesano soprattutto i dazi | L’analisi di Patrizia Grieco, presidente di Assonime

Ad oggi “lo stato dell’economia internazionale è in rallentamento, penalizzata dall’elevata incertezza legata alle crisi geopolitiche in atto, ma soprattutto alle politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti. Sebbene il commercio mondiale nel primo trimestre del 2025 abbia mostrato una dinamica ancora vivace, determinata anche dall’attesa imposizione di restrizioni tariffarie che avrebbe spinto i Paesi ad anticipare le importazioni, per il resto dell’anno prevalgono attese di una forte decelerazione che indeboliscono le prospettive di crescita globale”.

È quanto ha detto la presidente di Assonime, Patrizia Grieco, nella riunione di oggi della Giunta dell’associazione. All’incontro ha partecipato anche Giovanni Maria Flick, professore emerito di diritto penale, già ministro della Giustizia e presidente della Corte Costituzionale, per un dialogo sui temi attuali del diritto penale dell’economia.

“Le imprese si confrontano con una sempre più invasiva logica di responsabilizzazione in chiave di prevenzione – si legge nella nota diffusa da Assonime – che entra nel vivo dell’organizzazione dell’impresa e delle sue strategie, di cui l’antesignana è stata la ben nota disciplina 231 del 2001, ma che oggi tocca tutti gli aspetti di sicurezza affidata alle imprese (sicurezza ambientale, sul lavoro, cybersicurezza) e si allunga lungo la catena di valore delle stesse. Le norme penali, sempre più numerose e sempre meno chiare, lasciano spazi interpretativi troppo ampi. Il professor Flick, con la sua grande autorevolezza e ricca esperienza di diritto penale, ci ha fornito le sue indicazioni sulle strade da percorrere, come associazione d’imprese, per rafforzare le garanzie per le imprese e i loro organi nel diritto penale”.

A seguire, è stato approvato il rapporto del Gruppo di Giunta “Linee guida per il governo e la valorizzazione dei dati nelle strategie d’impresa”, coordinato da Andrea Pontremoli, ceo di Dallara.

Il rapporto propone dieci azioni in materia di data governance e trasformazione digitale in grado di fornire concrete indicazioni per strategie d’impresa digitalmente native. Le dieci azioni si traducono in altrettante linee guida che consentono alle imprese di sfruttare le opportunità offerte dal nuovo quadro regolatorio europeo e dalle tecnologie data-driven, identificando e riconoscendo prima, e massimizzando poi, il valore derivante dall’uso e dalla condivisione dei dati, attraverso rinnovati modelli e strategie di business.

La Giunta dell’associazione ha approvato infine il bilancio d’esercizio 2024, che registra un avanzo di gestione al 31 dicembre 2024 di 253.543 euro.

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