“Consumi al palo. Fino a che i consumi delle famiglie, che rappresentano il 60% del Pil, non ripartiranno, il Paese continuerà ad arrancare e la crescita del Pil sarà sempre dello zero virgola: +0,6% nel 2025 e +0,8% nel 2026. Dati pessimi se si considera che stiamo pure spendendo i soldi del Pnrr che fanno da traino agli investimenti”.
Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando le previsioni dell’Istat.
“Bisogna ridare capacità di spesa al 50% delle famiglie meno abbienti. Purtroppo la crescita delle retribuzioni e dell’occupazione non bastano per dare fiato a chi fatica ad arrivare alla fine del mese e ha buste paga da fame”, conclude Dona.








