La sanità si trova oggi a un crocevia cruciale in cui innovazione e sostenibilità sono pilastri imprescindibili per garantire cure più efficaci, accessibili e durature.
In questo scenario, la ricerca clinica riveste un ruolo strategico essenziale: non solo come motore per lo sviluppo di terapie all’avanguardia, ma anche come volano per attrarre investimenti, valorizzare competenze ed eccellenze nazionali, rafforzare il Sistema Paese nel contesto europeo.
L’Italia, con il suo potenziale scientifico e industriale, ha l’opportunità di consolidare una posizione di eccellenza nel panorama internazionale grazie a un ecosistema dell’innovazione sempre più integrato e collaborativo tra tutti gli attori coinvolti.
In questo contesto e nell’ambito dell’Health Innovation Show – promosso da Mesit, Fondazione per la Medicina Sociale e l’Innovazione Tecnologica – che si è tenuto il 3 e 4 giugno presso lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma, Sanofi ha coinvolto autorevoli rappresentanti del Sistema Salute nell’incontro “Visione, Innovazione e Sostenibilità: investire nella ricerca clinica”.
In questa occasione, Sanofi ha evidenziato il ruolo centrale che la ricerca clinica riveste nella sua ambizione di crescita come azienda biofarmaceutica con un focus sull’immunologia, il suo impegno nella medicina di precisione e il suo ruolo attivo nell’ecosistema dell’innovazione in una logica di collaborazione strategica tra tutti gli attori del Sistema Sanitario.
Anche in Italia, Sanofi contribuisce alla catena del valore dell’innovazione attraverso lo sviluppo di competenze e nuovi profili professionali, investimenti nel comparto della ricerca clinica e dello sviluppo industriale nei suoi due stabilimenti sul territorio, considerati strategici per il Gruppo.
L’incontro è stato aperto da Mariangela Amoroso, direttore medico di Sanofi in Italia. A seguire, una lectio magistralis di Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e una tavola rotonda con la partecipazione di:
Eugenio di Brino, ricercatore ALTEMS, co-founder e partner di Altems Advisory, Università Cattolica del Sacro Cuore;
Roberta Pellegrini, segretaria del Tavolo sperimentazione clinica, Ministero della Salute;
Giampaolo Brichetto, direttore Servizi di Riabilitazione AISM e presidente Società Europea Riabilitazione Sclerosi Multipla (SIMS);
Giorgio Ferrari, Health Value Translation Lead Sanofi;
Chiara Sgarbossa, direttore degli Osservatori Sanità Digitale e Life Science Innovation del Politecnico di Milano;
Rosario Rizzuto, presidente del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA.
In chiusura, è intervenuta il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, dopo l’intervento del presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia e Malta, Marcello Cattani.
In questi interventi è emersa l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato non solo in merito a singole progettualità, ma anche per attività istituzionali finalizzate a promuovere – a livello nazionale e internazionale – la ricerca clinica come leva strategica per il futuro del Paese e dell’Europa.
“È necessario, finalmente, liberare il potenziale dell’innovazione per il Sistema Paese e per l’Europa anche grazie al valore che la ricerca clinica produce”, ha sottolineato Marcello Cattani. “Sono ancora troppe le limitazioni che ne bloccano la corsa e che ci fanno perdere competitività a livello globale. Come Sanofi tocchiamo quotidianamente con mano l’eccellenza dell’Italia, dei suoi ricercatori e dei centri clinici con cui collaboriamo, ma registriamo una competizione crescente nel contesto multinazionale in cui ci siamo chiamati a muoverci. In un momento in cui la nostra strategia di crescita e il potenziale trasformativo della nostra pipeline non potrebbe essere più promettente, ribadiamo la nostra volontà di giocare un ruolo a livello di ecosistema dell’innovazione facendo quello che sappiamo fare meglio: sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone e produrre valore per il nostro Paese”.