Ad aprile il mercato pubblico dei servizi tecnici mostra una netta ripresa rispetto a marzo 2025. Tuttavia, il confronto con gli anni precedenti evidenzia una persistente contrazione della domanda pubblica, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Oice/Informatel.
Nel quarto mese dell’anno, il valore complessivo dei bandi — somma delle gare per servizi di ingegneria e architettura (201,6 milioni di euro) e della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati (18,9 milioni) — raggiunge i 220,5 milioni. Si tratta di un’impennata del 125,8% rispetto a marzo 2025, ma l’incremento, se confrontato con aprile 2024, si riduce al 21,1%.
Il recupero rispetto all’anno precedente è rilevante, anche se i dati appaiono ridimensionati rispetto al 2023 e al 2022, anni caratterizzati dai picchi della domanda pubblica spinta dal Pnrr.
Il confronto con i primi quattro mesi degli anni passati mostra come il 2025, pur considerando il mega bando da 171 milioni pubblicato da Aspi a gennaio, si attesti sui valori del 2019, confermando un ridimensionamento complessivo del mercato dei servizi tecnici.
Commentando i dati, il presidente dell’Oice, Giorgio Lupoi, afferma: “È positiva questa inversione del trend negativo, anche se va considerato che nel valore è compreso un appalto da circa 75 milioni di Telt che altera in parte il quadro, come già accaduto a gennaio con il bando di Aspi. Vedremo a fine anno quale sarà il bilancio complessivo, ma oggi è chiaro che siamo tornati ai livelli del 2019”.
Prosegue Lupoi: “Persistono delle criticità nel nuovo Codice degli appalti e dispiace che nel decreto-legge infrastrutture n. 73 siano stati affrontati solo aspetti marginali, trascurando nodi cruciali come l’anticipazione, la trasparenza del mercato e le verifiche progettuali. L’auspicio è che in sede parlamentare si apra finalmente una discussione su questi temi”.
Nel dettaglio, le gare per i soli servizi di ingegneria e architettura (esclusi gli appalti integrati) rilevate ad aprile sono state 214, per un valore di 201,6 milioni di euro.
Rispetto a marzo 2025, si registra un aumento del 32,9% nel numero e un balzo del 169,7% nel valore. Tuttavia, il confronto con aprile 2024 mostra una diminuzione del 23,6% nel numero delle gare, a fronte di un incremento del 49,3% in valore. Rispetto agli anni precedenti, aprile 2025 segna un +17,9% sul 2023 ma un -57,0% sul 2022.
Le gare UE (sopra i 221.000 euro), in controtendenza, continuano la ripresa rispetto a marzo, con un aumento del 64,4% nel numero e un’impennata del 201,4% nel valore. Anche il confronto con aprile 2024 è positivo, con un +58,3% in valore.
Le gare di sola progettazione confermano un trend positivo con 86 bandi pubblicati per un valore di 78,2 milioni. Rispetto a marzo, il numero cresce del 32,3% e il valore del 163,4%. Anche il confronto con aprile 2024 è incoraggiante: +30,3% nel numero e +128,5% nel valore.
Nel primo quadrimestre 2025 si contano 252 bandi di sola progettazione, per un totale di 145,2 milioni: -17,6% in numero rispetto allo stesso periodo del 2024, ma +9,3% in valore.
I bandi per accordo quadro rilevati ad aprile sono stati 14 (6,5% del totale), ma rappresentano ben il 48,9% in valore (98,7 milioni). Rispetto a marzo, si registra un +40,0% in numero e un +574,8% in valore. Il confronto con aprile 2024 mostra una crescita del 16,7% nel numero e del 305,7% nel valore.
Confrontando i dati con aprile 2022, si rileva un forte calo: -83,1% in numero e -49,1% in valore. Rispetto al 2023, il calo è meno marcato: -69,6% nel numero ma con un +13,0% nel valore.
Ad aprile 2025 le gare per appalto integrato sono state 57, con una progettazione esecutiva stimata in 18,9 milioni. Rispetto a marzo si osserva un calo del 40,6% nel numero e del 17,5% nel valore. Il confronto con aprile 2024 evidenzia un -59,8% nel valore e un -16,2% nel numero.
Nel primo quadrimestre 2025, il valore della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati ammonta a 49 milioni, in calo del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il numero dei bandi rilevati sale a 260, con un +25,6% rispetto al primo quadrimestre 2024.