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Rosa Cappelluccio, Fondazione I figli degli altri: “Anche al Sud serve una nuova sostenibilità sociale, a partire dall’ascolto e dal sostegno dato ai ragazzi fragili”

Rosa Cappelluccio, della Fondazione I Figli degli Altri, è intervenuta in qualità di relatrice all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.

La dr.ssa Cappelluccio ha portato la sua testimonianza nel panel “I giovani e l’impegno sociale“, moderato dal giornalista de Il Mattino Gigi Di Fiore.

L’incontro di oggi è stato fondamentale per dare voce al Sud e rilanciare la sostenibilità del Sud. Tutto questo avviene attraverso il riconoscimento di quelli che sono i bisogni dei ragazzi.

Capire quelle che sono le necessità dei minori diventa non soltanto un valore etico ma anche una giustizia sociale. Fondazione Figli degli altri, voluta da Giovanni Lombardi, Francesco Coppa e Consuelo Di Pascale, che insieme a me hanno iniziato questa sfida, danno la possibilità a ragazzi, bambini, che vengono abusati, maltrattati e il cui fenomeno è sottovalutato. E attraverso l’individuazione di quelli che sono i disagi dei ragazzi, che oggi stiamo facendo in un modo capillare, perché capire qual è la necessità di questi ragazzi, che presentano delle problematiche evidenti, un aumento dell’indice dell’aggressività, dei comportamenti di promiscuità dal punto di vista sessuale.

Noi abbiamo ragazzini che a undici anni partecipano a chat di pedopornografia senza avere un minimo di sensibilizzazione. Abbiamo una riduzione dell’empatia, un aumento del narcisismo, una difficoltà dei ragazzi a relazionarsi. Devono metterci in una grossa discussione, quindi parlare con loro attraverso dei tavoli di concertazione, fare degli interventi di recupero per i ragazzi nel carcere di Nisida, che hanno vissuto la problematicità, che hanno ucciso, che hanno stuprato, per capire dove stiamo fallendo.

Una società che sostiene e una società che ascolta e che migliora l’uomo del futuro.

Una delle richieste che viene fatta proprio dal ragazzo che non vuole andare via dal Sud è quello di poter attingere a delle risorse, che non soltanto sono risorse in termini ovviamente di bisogni materiali ma anche di bisogni emotivi. Lo scopo del Sud e da quest’evento che parte oggi è quello di riqualificare il valore dei nostri adolescenti e permettere loro di poter sostenere il Meridione che è un posto meraviglioso perché non c’è il ragazzo che non sente il desiderio di poter ritornare ma molte volte è costretto ad andare altrove per potersi sostenere e poi creare il futuro diciamo con la propria famiglia.

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