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Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo: “Con i Dazi puntiamo al raddoppio della capacità produttiva negli Usa. Il mercato statunitense pesa meno del 5% sul fatturato complessivo”

Granarolo pensa di raddoppiare la propria capacità produttiva negli Stati Uniti, dove tre anni fa ha rilevato uno stabilimento produttivo.

“Granarolo in Connecticut ha uno stabilimento che produce mozzarelle, ricotte, mascarpone, burrate di qualità. Lo abbiamo rilevato tre anni fa e ora lo abbiamo allineato ai nostri standard di qualità e sicurezza alimentare. A prescindere dai dazi di Trump, oggi pensiamo di poter raddoppiare le capacità produttive dello stabilimento”, afferma in una nota il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari.

Il gruppo Granarolo, che ha chiuso il 2023 con 1,6 miliardi di fatturato, conta 15 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, due siti produttivi in Francia, tre in Brasile, uno in Nuova Zelanda, uno nel Regno Unito, uno in Germania e uno negli Stati Uniti. Attualmente la quota di export è pari a circa il 36% del fatturato. Gli Stati Uniti pesano meno del 5%.

Il gruppo lattiero caseario riunisce oltre 500 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con circa 100 autocisterne, 720 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.

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