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Italia e Germania le più esposte al rischio dazi | Lo scenario

Il varo di dazi generalizzati del 10% da parte dell’Amministrazione Trump potrebbe ridurre di 0,2-0,3 punti percentuali il PIL dell’area euro e di poco meno (0,1-0,2 punti percentuali) quello del Regno Unito.

ƈ la stima fornita in un’analisi del gruppo bancario giapponese Nomura, che ipotizza anche un simil impatto di rialzo dell’inflazione (0,1-0,2 punti percentuali sia per l’area euro che per il Regno Unito), anche per via delle reazioni ai dazi da parte delle imprese europee e di un impatto legato ai mercati valutari.

Nomura segnala come i livelli assoluti del deficit commerciale e delle importazioni negli Stati Uniti ā€œsembrano essere un focus significativo che influenza Trump per quanto riguarda la sua politica tariffariaā€: valutando le esportazioni di merci in proporzione al PIL di ciascun paese, l’area euro ĆØ più esposta del Regno Unito e, al suo interno, Germania e Italia sono più esposte di Francia e Spagna.

I dati di Nomura mostrano, sulla media 2021-23, un disavanzo annuo nell’interscambio con gli USA di oltre 70 miliardi per la Germania, di quasi 60 per l’Irlanda e di circa 40 miliardi per l’Italia. Rispetto al PIL, l’esposizione delle esportazioni verso gli USA ĆØ di circa il 4% per la Germania e di oltre il 3% per l’Italia (con un valore di 67,3 miliardi di euro).

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